Trasporti al collasso nel Nord dell’Isola. Dov’è finito il Piano della Regione?

Le frequenti denunce ad opera delle organizzazioni sindacali relativamente allo stato di un sempre più accentuato declino e preoccupante degrado in cui versa il comparto dei trasporti nell’area del Nord Sardegna, pretendono che le forze politiche ed istituzionali rompano definitivamente gli indugi e si attivino con estrema urgenza per individuare idonee misure a sostegno di un concreto rilancio del complesso sistema della mobilità.

In qualità di coordinatore del Circolo tematico Trasporti del Partito democratico, rivolgo il suddetto invito in particolare al mio partito,  che perlomeno nella nostra città ha recentemente promosso una serie di iniziative che hanno visto il coinvolgimento delle amministrazioni comunale e provinciale, nonché di amministratori e dirigenti dei vari segmenti del settore ed individuato gravi lacune e proposte di soluzione. Così come nel merito sono stati puntuali e tempestivi gli interventi dei consiglieri regionali Pd del nostro territorio e del vice presidente della Commissione consiliare regionale Luigi Lotto.

Ciò nonostante continuiamo a registrare una politica gestionale delle aziende esercenti il trasporto extraurbano, che antepone scelte di “tagli lineari” alla salvaguardia degli interessi dei cittadini, senza che vi sia il minimo ricorso ad un metodo democratico della concertazione fra le suddette aziende, le istituzioni locali ed i rappresentanti dei lavoratori.

Tali comportamenti determinano, oltre alle innumerevoli soppressioni di linee e corse giornaliere, un perdurante disinteresse verso la necessità di provvedere in tempi brevi alla sostituzione del parco automezzi in dotazione alla ex F.d.S., alla cui obsolescenza suppliscono i lavoratori dipendenti i quali, solo grazie ad un’elevata professionalità, garantiscono quotidianamente il regolare svolgimento del servizio.

Non vanno inoltre mai trascurati gli indicibili disagi che i “pendolari” sono ancora costretti a subire nell’area di sosta di Via Padre Zirano.

Ma il dramma vero è la totale assenza di programmazione della quale la Regione non solo non si preoccupa di dotarsi, ma ha scandalosamente rinunciato ad utilizzare gli strumenti, da tempo a disposizione, che dettano tempi e modalità di gestione del comparto dei trasporti.

A tale riguardo è sufficiente ricordare la mancata stipula del contratto di servizio con Trenitalia, che garantirebbe i finanziamenti necessari per l’erogazione dei servizi all’utenza, da concordarsi con le istituzioni locali, deputate a suggerire le esigenze dei loro concittadini.

La R.A.S. ha inoltre ereditato dalla precedente giunta di centro-sinistra la legge (21-2005) che finalmente consente di regolamentare gestioni, competenze ed ambiti territoriali delle singole aziende del trasporto collettivo.

Al contrario, non sono ancora chiare le scelte definitive che sulla materia vorrà operare la giunta regionale.

Altro imperdonabile errore della giunta Cappellacci, è la mancata approvazione del Piano regionale trasporti, approvato dalla giunta guidata da Soru, che contiene tutte le linee guida e programmi di esercizio del complessivo settore della mobilità: trasporto aereo-marittimo-gommato-ferrato-urbano-extraurbano.

Un piano regionale che correttamente applicato avrebbe fra l’altro definitivamente cancellato quegli ormai intollerabili squilibri fra nord e sud dell’isola; squilibri che una centralità politica tutta cagliaritana ha vieppiù accentuato, e che è urgente correggere con la necessaria sollecitudine, anche attraverso una più puntuale azione politica della dirigenza regionale del Partito democratico la quale, oltre al dovuto impegno per la soluzione delle problematiche inerenti questioni di natura politico-organizzativa, non può venire meno al dovere di promuovere urgenti iniziative atte ad evitare che l’immobilismo dell’amministrazione regionale determini il definitivo collasso dei trasporti nel territorio sassarese.

Compete infatti alle strutture regionali dei partiti e delle organizzazioni sindacali operare in sinergia, pur nella netta distinzione di ruoli e competenze, al fine di attivare un tavolo istituzionale che individui con estrema chiarezza le gravi lacune del sistema trasporti, proponga soluzioni condivise e si faccia carico di avocare a sé il coordinamento tra i vari territori della Sardegna.

Pietro Biosa Coordinatore del Circolo “Padre Puglisi”

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