Da un universitario iscritto all’Ateneo di Sassari riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera sui fondi per il diritto allo studio:
Vi contatto per raccontarvi la terribile ingiustizia che l’Ersu sta perpetrando nei confronti degli studenti e delle studentesse. Oggi, in mattinata, sono state pubblicate le graduatorie definitive delle borse di studio 2022 – 2023. Con grande meraviglia, circa 1000 studenti e studentesse che soddisfavano appieno i requisiti per ottenerla, sono stati esclusi (idonei non beneficiari), in quanto l’Ersu non è riuscito ad ottenere i fondi necessari. Dalla graduatoria si evince come alcuni, nonostante abbiano un Isee bassissimo, siano stati classificati come non beneficiari a vantaggio di altri studenti con Isee alquanto alti anche a pari punteggio di merito .
Molti studenti, così come molte studentesse si trovano in questo momento ad essere costretti a dover abbandonare gli studi perché in piena sessione d’esami non hanno i fondi per poter comperare il materiale di studio; così come non possono più permettersi le spese per andare a seguire le lezioni nelle proprie facoltà e tutte le spese che l’Università comporta. Se non si avevano i fondi per tutti perché sono stati aumentati gli importi delle singole borse? Ma perché soprattutto non si è data la precedenza agli studenti più economicamente svantaggiati?
La risposta del direttore generale dell’Ersu Sassari è stata alquanto imbarazzante in quanto ha semplicemente affermato di non avere le disponibilità economiche e i fondi per garantire il diritto allo studio. Gli studenti e le studentesse sono soli, abbandonati, costretti a dover scegliere di abbandonare l’Università e i propri studi a causa di personalità istituzionali che hanno un posto di lavoro e uno stipendio sicuro e che non pensano minimamente agli studenti per cui dovrebbero lavorare. Inoltre, è bene ricordare che le borse di studio non sono borse di merito e pertanto devono essere garantite a tutti quegli studenti e quelle studentesse che si trovano in situazioni economiche svantaggiate e non a chi ha dato un esame in più di un altro o a chi ha mezzo punto di media in più.
Gli studenti sono pronti a manifestare il proprio dissenso in tutte le forme consentite. Spero possiate dar voce a tanti ragazzi e ragazze che vorrebbero studiare ma che non hanno più questa possibilità.
Vi ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti.
L. C.