Gentile Direttore,
Le scrivo in riferimento all’articolo i dipendenti di Sardegna 1 rispondono alle accuse del direttore Tasca: delirante.
Per dovere di verità La informo che non ho mai firmato alcun comunicato né diramato alcuna presa di posizione del Direttore di Testata Giornalistica.
L’articolo riporta informazioni false e contenuti scorretti. Mi spiego l’ennesimo errore che fortemente lede la mia storia professionale e la mia persona, imputandolo all’uso che denuncio come sempre troppo frequente, di voler unilateralmente scrivere di questioni di cui non si conoscono dettagli e posizioni seguendo i più elementari principi di analisi e verifica delle fonti.
La informo infatti che alcuno della Sua come di altre redazioni, pur dedicando ampi spazi alla vertenza di Sardegna Uno, non ha mai verificato personalmente la posizione dell’Azienda e tantomeno presunte dichiarazioni della mia persona.
Nell’invitarLa dunque a voler rettificare quanto riportato in quanto totalmente basato su fatti e circostanze false, rimango a Sua disposizione, qualora abbia piacere di conoscere la mia posizione, in merito ad una vertenza giusta quanto delicata che contrapposizioni enfatizzate, diramate a mezzo stampa e viralmente diffuse non credo portino alla risoluzione dei problemi dei lavoratori né aiutino a trovare un dialogo possibile fra azienda e lavoratori.
S’intende che il presupposto sia che i problemi si vogliano risolvere e che un dialogo si voglia trovare. Credo che questo possa essere possibile non attraverso chat che alimentano i click e l’audience a solo vantaggio di chi li riporti.
Il mio personale auspicio è quello che ricondotte le parti a migliori e mitigate posizioni si voglia addivenire ad un dialogo costruttivo o che si chiariscano i veri intendimenti della vertenza.
La solidarietà delle testate giornalistiche e dei colleghi deve essere uno stimolo ulteriore ma deve tener conto di equilibrio, veridicità delle informazioni diramate.
Fiducioso, La saluto
Mario Tasca
Gentile direttore Tasca,
nella sua lettera lei introduce due argomenti, uno relativo al comunicato che nega di aver diffuso, l’altro relativo a come la nostra testata tratta a vicenda di Sardegna 1.
Partiamo da questo secondo punto. Trattandosi di una vicenda sindacale, la seguiamo come tutte le vicende sindacali. Cioè registrando le prese di posizione dei lavoratori, dell’azienda, dei sindacati. Se quindi l’azienda ha qualcosa da dire non deve fare altro che inviarci le sue note, come fanno i lavoratori e i sindacati.
Quanto al primo punto, a noi risulta che le cose stanno diversamente. Infatti ieri, alle ore 12:10, è giunto alla nostra mail redazionale un comunicato proveniente dalla mail dell’azienda Sardegna 1 privo di firma. Scrupolosamente, il redattore incaricato di inserirlo nel nostro sito, ha controllato se una firma compariva nel profilo Facebook di Sardegna Uno Tv e ha constatato che vi era la sua firma. Quindi, con questa integrazione, l’ha pubblicato.
In effetti, successivamente – ma dopo che la notizia era stata già data – dallo stesso profilo e dallo stesso comunicato la firma è stata tolta. Se questo sia avvenuto perché era stata erroneamente inserita all’inizio o se perché lei ha ritenuto opportuno disconoscere la paternità del testo è una questione che, ovviamente, solo lei può chiarire.
In ogni caso chiunque può facilmente verificare quanto affermiamo. È sufficiente recarsi sulla pagina Facebook, andare sul post che contiene il testo del comunicato e cliccare su ‘modificato’. In un attimo compariranno le varie versioni.
Per semplificare ulteriormente le cose, ecco qua la prima versione.
Cordialmente
La direzione di Sardinia Post.
