I valori della sinistra per una concezione moderna della sovranità

Ad alcuni sembrerà eccentrico parlare oggi, in Sardegna, di destra e di sinistra. In una fase storica in cui il confronto politico e culturale sembra egemonizzato dai temi della sovranità e dell’indipendenza, attardarsi a riflettere sulle distinzioni tra destra e sinistra può apparire desueto.

Ma in una notte in cui tutti i gatti rischiano di essere bigi – non c’è uno che non si dichiari sovranista, e perché no indipendentista – può essere utile andare a ricercare alcune differenziazioni di fondo.

Innanzitutto non sono proprio sicuro che quanti parlano di sovranità e di indipendenza intendano esattamente la stessa cosa. Le parole, anche quelle più magiche ed evocative, rischiano di logorarsi e di perdere il loro significato più intrinseco a furia di ripeterle, masticarle, sminuzzarle. Ma sinché nessuno si diffonde in spiegazioni e sopratutto sinché nessuno chiede conto del loro uso, tutti hanno il diritto di chiamarsi come meglio credono o come più fa comodo.

D’altronde la coerenza è diventata un optional, o peggio è diventata sinonimo di stupidità, mentre il suo contrario è diventato un tratto distintivo dei furbi, di quelli che hanno capito tutto di come va il mondo. Vi è poi un luogo comune che viene ripetuto come un mantra: oggi non esiste più la distinzione tra destra e sinistra. A dire il vero questa affermazione ricorre più spesso in coloro che sono stati sempre di destra. Ma anche quelli che si sono professati di sinistra indulgono in un pentitismo sospetto.

Qualcuno, in un eccesso di ecumenismo, afferma serafico di non guardare né a destra, né a sinistra, ma in alto, alla ricerca forse della divina investitura. La distinzione esiste, ed è significativa. Senza scomodare la triade rivoluzionaria – uguaglianza, libertà, solidarietà – e neanche l’ analisi di Norberto Bobbio in “Destra e sinistra”, basta rileggersi la recente intervista di Stefano Rodotà, su La Repubblica. Per la sinistra è inaccettabile “la riduzione della persona a homo oeconomicus: è il mercato che vota, decide, governa le nostre vite. Ne discende lo svuotamento di alcuni diritti fondamentali come istruzione e salute, che non possono essere vincolati alle risorse economiche”.

Non si tratta di analisi datate, figlie di una cultura politica sorpassata: sono valori fondanti. La sinistra è cambiamento. La funzione della sinistra è progettare il cambiamento. La Sardegna ha bisogno del cambiamento. Oggi la stessa sopravvivenza della sinistra è legata alla capacità di interpretare e di indirizzare i bisogni di autodeterminazione e di autogoverno che sono presenti nella società sarda.

I valori della sinistra possono essere utili perché si affermi una moderna concezione di sovranità. E d’altronde, la sinistra per rifondarsi ha bisogno di un nuovo inizio. Quale migliore occasione di quella di cimentarsi nella costruzione di un nuovo “Patto” tra la Sardegna e lo Stato italiano, improntato sulla pari dignità e sul riconoscimento reciproco: un patto tra eguali. Una Sardegna che guardi ben al di là dell’angusto orizzonte “italiano” per proiettarsi, popolo tra i popoli, nella nuova “Europa dei popoli”.

Trincerarsi dietro la logora trincea dell’Autonomia Speciale, o peggio continuare a considerare la sovranità e l’indipendenza un tabù intoccabile, significa condannarsi alla marginalità e alla subalternità. Una sinistra moderna, intelligente, aperta e libera da condizionamenti, aprirebbe un confronto serio, privo di strumentalità e di furbizia, con l’insieme dei movimenti sovranisti per la costruzione di un Progetto comune di profondo rinnovamento della realtà istituzionale, politica, economica e culturale della Sardegna. Ma, forse, questa sinistra in Sardegna non c’è.

Massimo Dadea

 

Massimo Dadea

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share