Cominciano le ‘grandi manovre’ per la successione a Christian Solinas

di Guido Paglia

Finite le vacanze, si rimette in moto la macchina della politica. E sullo sfondo, si delinea il bersaglio grosso: la scelta su chi sarà il prossimo presidente della Regione.
Christian Solinas, almeno per ora, non ha alcuna intenzione di tirare le somme della sua disastrosa gestione e farsi da parte. Forte delle promesse di Matteo Salvini e incurante pure delle inchieste giudiziarie che l’hanno azzoppato in questi anni, pare deciso a resistere e a ricandidarsi.

Peccato che al tavolo nazionale del centrodestra che dovrà occuparsi della ripartizione delle candidature alle prossime elezioni regionali, la Sardegna sia già stata assegnata a Fratelli d’Italia. Cioè al partito di maggioranza relativa, che reclama una “compensazione” dopo aver dovuto rinunciare al secondo mandato di Nello Musumeci in Sicilia. Un precedente che rende certamente più debole la ricandidatura di Solinas, disastri gestionali e guai giudiziari a parte.
Certo, nulla è ancora stato deciso in via definitiva, ma la premessa era doverosa.

Dunque, vediamo come FdI  potrebbe farsi avanti. La scelta pare ristretta a due nomi: il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, e l’”esterno” Luca Saba, direttore della Coldiretti dell’Isola. La prima ipotesi dimostrerebbe la volontà di puntare su un politico a tutto tondo, la seconda quella di preferire un candidato super partes all’interno della coalizione. E in grado di pescare voti anche nella vasta area moderata e centrista.

Staremo a vedere, anche perché – stando alle voci che circolano – Saba non sarebbe ancora del tutto convinto di sposare la politica. Oltretutto col rischio, in caso di insuccesso, di vedersi “bruciare” una brillante carriera in Coldiretti.
Di certo, c’è soltanto che verso la sua discesa in campo, ci sono le forti pressioni del potente ministro Francesco Lollobrigida, fedelissimo di Giorgia Meloni e marito di sua sorella Arianna, appena promossa alla segreteria politica di FdI.

Se queste due precandidature dovessero tramontare per qualche motivo, potrebbero farsi avanti altri pretendenti nel centrodestra? Difficile a dirsi, almeno per il momento. Anche se non manca chi vede in quella di Pietro Pittalis, deputato nuorese di FI, una possibile soluzione. O addirittura quella – da indipendente – dell’editore dell’Unione Sarda, Sergio Zuncheddu. L’interessato, attraverso i suoi collaboratori, smentisce recisamente, anche se il tour in giro per la Sardegna per la presentazione del suo audiolibro ‘Buongiorno Sardegna’, non fa altro che alimentare le voci.

E dall’altra parte della barricata, cosa si sta muovendo? Se il cosiddetto ‘campo largo’ è destinato a reggere, il M5s difenderà alla morte la candidatura dell’ex-viceministra Alessandra Todde, attuale numero due del M5s.
Una scelta che però non convince il Pd, che potrebbe invece voler puntare su una figura di ben altra caratura, come quella del popolarissimo sindaco di Quartu, Graziano Milia, ben visto anche in quei settori moderati e centristi che vedono come il fumo negli occhi l’accordo con i pentastellati di Giuseppe Conte.

Ne sapremo forse di più l’11 Settembre, quando proprio a Cagliari (e con la partecipazione dello stesso Truzzu, Antonello Cabras e Roberto Weber), il sindaco di Quartu presenterà il suo libro ‘Non mi giro dall’altra parte’.
Un titolo che è tutto un programma.

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