Maninchedda vuole cambiare nome alla statale 131: “Intitoliamola a un sardo”

In alternativa a Carlo Felice, l’assessore ai Lavori pubblici ha due preferenze: “Mariano IV d’Arborea e Giovanni Maria Angioy”.

Paolo Maninchedda vuole cambiare nome alla statale 131. “Siamo stati noi sardi – dice l’assessore ai Lavori pubblici – a trasformare questa ex mulattiera in una strada a quattro corsie, non ha più senso che sia ancora intitolata al re sabaudo Carlo Felice”. L’esponente della Giunta ha lanciato la proposta nella conferenza stampa convocata in viale Trento per annunciare la fine dei lavori a Serrenti, in quei dieci chilometri rimasti chiusi durante otto anni.

Maninchedda, ovviamente, si è guardato bene dal mettere il cappello sull’iniziativa. E, come da galateo istituzionale, ha precisato che “ogni decisione spetta al Consiglio regionale”. Tuttavia due nomi li ha fatti, l’assessore: “Penso che la 131 si potrebbe intitolare a Mariano IV d’Arborea o a Giovanni Maria Angioy“. Ovvero, due figure che c’entrano molto con il progetto politico di Maninchedda di arriva all’autodeterminazione dell’Isola. Mariano IV d’Arborea, padre di Eleonora, viene considerato dalla storiografia il più importante sovrano del giudicato; Angioy, che ai Savoia si oppose, si sentiva un patriota della Sardegna e da rivoluzionario ne rivendicava l’indipendenza.

A sostegno della sua tesi, sul fatto che siano stati i sardi a rendere la 131 una strada moderna, Maninchedda ricorda gli investimenti degli ultimi quindici anni: “Solo per rimettere a nuovo il tratto da Cagliari a Oristano, abbiamo già speso 800 milioni e altrettanti ne serviranno per completare l’ammodernamento dell’intera statale, sino a Sassari”. L’assessore aggiunge: “Si tratta di risorse dei sardi perché ci sono state assegnate in quanto regione inserita nei fondi Fas (Aree sottoutilizzate), diventati poi Fsc (Sviluppo e coesione)”. (al. car). 

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