Statale 131, il cantiere della vergogna non c’è più: riaperta la 4 corsie

Conferenza stampa di Paolo Maninchedda in Regione: “La Sardegna ha dimostrato di saper risolvere e governare i suoi problemi”.

Il tappo di Serrenti, con deviazioni e traffico a rilento, sparisce dalla Statale 131. Al suo posto, una civile quattro corsie, nuova di zecca, il cui “ultimo tratto è stato aperto dopo otto anni di disagi”, dice Paolo Maninchedda, l’assessore ai Lavori pubblici che, in una conferenza stampa in Regione, ha spiegato la storia a lieto fine del già ribattezzato cantiere della vergogna. Accanto all’esponente della Giunta, Valerio Mele, capo dipartimento dell’Anas in Sardegna.

In totale sono 10mila i metri di statale rimessi a nuovo, dallo svincolo per Villasanta al 41° chilometro. I lavori si sarebbero dovuti concludere nel 2012. Ma l’Ati (Associazione temporanea d’impresa) che, otto anni fa, si era aggiudicata l’opera, non rispettò il capitolato d’appalto. L’Anas, quindi, decise di rescindere il contratto. Era dicembre 2012. Il resto è stato un passo a due tra Regione e Anas, una “collaborazione istituzionale” che Maninchedda ha avviato col suo arrivo in Giunta, a marzo 2014. Ma nel mezzo, a ottobre 2013, quando ancora era governatore Ugo Cappellacci, ci furono le dimissioni dell’allora sindaco di Serrenti. Luca Becciu, proprio per via di quel cantiere che non finiva mai.

Con la nuova viabilità sulla 131, “la Sardegna – dice Maninchedda – ha dimostrato di sapere governare e risolvere i suoi problemi. Le istituzioni della nostra Isola hanno saputo esercitare il loro potere legittimo per eliminare una vera e propria servitù dovuta a incuria. Noi ci siamo opposti e con determinazione abbiamo fatto pressione e siamo intervenuti sull’Anas, monitorando ogni giorno la situazione sino a ottenere questo risultato atteso da anni”.

I dieci chilometri di 131 “erano stati divisi in tre lotti proprio per accelerare i lavori”, spiega Mele. “Oggi ha riaperto al traffico l’ultimo tratto, dal chilometro 32,300 al 35,300, con una tempistica sostanzialmente rispettata”. Alla conferenza stampa c’erano pure i rappresentanti delle tre aziende che si sono aggiudicati i lavori: le srl Imp e Beozzo, più la spa Costruzioni Sacramati.

Un commento l’ha fatto anche il nuovo sindaco di Serrenti, Mauro Tiddia: “Per otto anni la nostra comunità è rimasta ostaggio di questo cantiere, non possiamo che essere soddisfatti per il risultato ottenuto”.

Resta in piedi il contenzioso che l’Anas ha avviato con l’Ati che si era aggiudicata l’appalto nel 2007. “Sui 50 milioni di valore totale – sottolinea Mele -, al momento ne abbiamo spesi sette in più”. E si tratta di soldi che la spa nazionale delle strade vuole riavere indietro.

Maninchedda ha poi annunciato il Piano Anas sulle manutenzioni della rete viaria regionale. “Col capo dipartimento – va avanti all’assessore – abbiamo concordato un aumento di risorse di sette volte superiore rispetto al passato”. Vuol dire che “da 7 milioni annui finora stanziati si sale a 50“. In cima alla lista delle priorità c’è proprio la 131, dove l’asfalto sarà rimesso a nuovo “intanto a Campeda, Thiesi e Monastir”. Tra gli interventi strutturali lungo la Carlo Felice ecco invece “l’appalto di Nuraminis e Villagreca – chiarisce Mele -: investiamo 27 milioni di euro perché quel tratto di statale, dal chilometro 23,885 al 32,412, sia in regola con gli standard di sicurezza”.

Proprio ieri l’Anas ha diffuso i dati del Piano infrastrutture sino al 2019: nei 600 milioni previsti ci sono anche “i 275 da destinare alla 554, una delle grande arterie della Sardegna – ricorda Maninchedda: il primo bando verrà pubblicato il mese prossimo”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: Maninchedda vuole cambiare nome alla statale 131: “Intitoliamola a un sardo”

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