Spunta il nome della sindaca di Pula, Carla Medau, come uno dei possibili candidata del Pd alle Politiche del 4 marzo in quota Soru. L’indiscrezione filtra da ambienti democratici, mentre in queste ore la commissione elettorale da sette, votata giovedì per definire le liste, continua a trattare con l’obiettivo di sciogliere il grande nodo dem. Il problema che si è aperto nel partito isolano riguarda proprio la componente dell’eurodeputato che, al momento, non ha un seggio garantito, a differenza delle altre due componenti interne.
Il caso nasce dai sondaggi che al Pd, stando alle intenzioni di voto, attribuiscono in Sardegna solo tre seggi (sui 25 a disposizione): uno è nel collegio plurinominale Centro-Sud della Camera, il secondo in quello Centro-Nord, sempre per Montecitorio, il terzo al Senato, ancora sul proporzionale. Vero è che il partito potrebbe arrivare a eleggere cinque parlamentari, ma con certezza ne piazza tre (gli altri due sono possibili ma non sicuri). Nella circoscrizione Centro-Sud l’ipotesi è ricandidare la deputata uscente Romina Mura, rappresentante dell’area Cabras-Fadda; per il Centro-Nord si fa il nome del consigliere regionale Gavino Manca, mentre il segretario Giuseppe Luigi Cucca dovrebbe ripresentarsi per un posto a Palazzo Madama. Ma sia Manca che Cucca sono espressione della stessa componente renziana che ha vinto il congresso e per di più alleata con Cabras-Fadda.
Di qui appunto il caso sollevato dall’area di Renato Soru che si ritrova senza un seggio certo e ieri ha ragionato sulla possibilità di mettere la Medau (nella foto a destra), vicinissima all’ex tesoriere Eliseo Secci, capolista nella circoscrizione plurinominale del Centro-Sud, al posto della Mura. In questo caso però il problema non sarebbe risolto, perché il seggio non verrebbe garantito alla componente popolare-riformista di Cabras-Fadda.
È davvero difficile ipotizzare come finirà nel Pd, dal momento che Cucca, in qualità di segretario regionale, non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro. Idem Manca che in Sardegna è il primo dei renziani, peraltro dal 2012, quando nel Pd quasi tutti sostenevano ancora Pierluigi Bersani. Una decisione va comunque presa entro mercoledì 24, giorno in cui a Roma si riunisce la Direzione nazionale e la commissione elettorale isolana deve presentarsi con le proprie liste chiuse. Non c’è nemmeno la possibilità che a un qualche democratico sardo venga fatto spazio in un collegio della Penisola, perché in tutte le regioni il Pd ha lo stesso problema: stando ai sondaggi dovrebbe eleggere meno parlamentari rispetto alle Politiche del 2013. Solo in Sardegna cinque anni fa furono dodici, contro i tre che si ipotizzano il prossimo 4 marzo. (al. car.)