Trentotto leggi approvate. Ma sedici sono doppioni, cioè modifiche (14) o proroghe (3). È questo il primo dato dell’attività 2016 del Consiglio regionale. A fare il bilancio dell’anno appena passato è stato, come da consuetudine, il presidente dell’Aula, Gianfranco Ganau, al sesto piano del suo ufficio in via Roma a Cagliari
È un quadro con luci e ombre quello che viene fuori dai numeri della massima assemblea sarda, partendo proprio dall’attività legislativa. Lo stesso Ganau riconosce un “problema di qualità“. E sottolinea: “Il fatto che tante norme tornino in Consiglio per essere corrette, vuol dire che non corrispondono allo spirito con cui erano state discusse o proposte. Ma ciò succede per la volontà politica di forzare la mano. È poi innegabile una scarsa attenzione per le leggi sovraordinate”.
Sempre rispetto alle 38 norme varate dall’Aula nel 2016, Ganau si sofferma su alcune. E dice: “Il riordino degli Enti locali (con la cancellazione delle nuove Province), la riforma dell’Ente foreste (istituzione di Forestas), quella di Area (cancellazione del Cda nell’Agenzia per l’edilizia abitativa), la riorganizzazione dell’Agenzia per il lavoro (nascita di Aspal) e il Reddito sociale (Reis) sono provvedimenti importanti che si muovono nel solco riformista, il tratto distintivo di questa maggioranza”.
Queste le quattordici leggi-doppione, cioè modificate e approvate due volte o addirittura tre come nel caso del riordino degli Enti locali, dell’Agenzia Forestas e della Finanziaria 2016. L’elenco continua con: stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili; Finanziaria 2015; istituzione del Consiglio per le autonomie locali; usi civici; salvataggio aeroporto Alghero; Parco geominerario; Consorzi di bonifica. Le proroghe hanno riguardato invece l’esercizio provvisorio, i commissari delle Asl e ancora Forestas.
Nel corso del 2016, il Consiglio regionale si è riunito 77 volte per un totale di 219 ore e 39 minuti, in calo rispetto al 2015 (237,40 ore). Le regine dell’Aula sono state ancora una volta le interrogazioni: gli onorevoli sardi ne hanno presentate 336 (375 nel 2015). Risultano pure 73 interpellanze (94 nel 2015), 63 mozioni (108 nel 2015) e 14 ordini del giorno (22 nel 2015).
Al. Car.
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