Premi Ubu Teatro, vince “Macbettu”: è lo spettacolo più bello dell’anno

“Non vedo l’ora di non vederlo”, aveva scritto il critico teatrale Franco Cordelli sulle pagine del Corriere della Sera, recensendo Macbettu l’emozionante spettacolo di Alessandro Serra tratto dal Macbeth di William Shakespeare. Una stroncatura che fece scalpore, e che sabato sera è stata sonoramente smentita dall’Associazione Ubu Franco Quadri, in pratica il gotha della critica nazionale che ha assegnato allo spettacolo prodotto da Sardegna Teatro il premio come miglior spettacolo dell’anno.

La cerimonia si è svolta ieri, sabato 16 dicembre al Piccolo Teatro Studio di Milano, ed è stata trasmessa in diretta radiofonica su Rai Radio3 per il programma Piazza Verdi. Nove le candidature che si era aggiudicata Sardegna Teatro con le sue nuove produzioni e che hanno visto sul podio anche “Il cielo non è un fondale” di  Daria Deflorian e Antonio Tagliarini premiato come miglior allestimento scenico grazie al lavoro di Gianni Staropoli

Grande la soddisfazione di Massimo Mancini, direttore generale di Sardegna Teatro che ha voluto sottolineare il lavoro di squadra: “Macbettu, è un’eccellenza, ma non un’eccezione – ha dichiarato a poche ore dalla premiazione – Sono tanti gli artisti che ruotano intorno a Sardegna Teatro, e non solo, con progetti interessanti e di grande valore. Grazie a Cagliari e Nuoro, due città che hanno messo la cultura al centro dei propri processi di cambiamento”. I riconoscimenti nazionali assegnati ieri al Piccolo di Milano sono dunque un’importante conquista, che proiettano la Sardegna aldilà dei confini locali manifestando la sua esplicita qualità produttiva e artistica e la capacità di esportare modelli virtuosi.

Il progetto di Alessandro Serra, regista, autore, fondatore nel 1999 del Teatropersona, era nato alcuni anni fa durante una settimana di reportage fotografico: l’idea era quella di compiere un viaggio per i paesi della Sardegna in cerca della materia viva dei Carnevali per poter tradurre in sardo il Macbeth di Shakespeare e, come nella più pura tradizione elisabettiana, farlo recitare da soli uomini. Nel 2014, Valeria Ciabattoni, direttore artistico del Cedac Circuito Multidisciplinare, investì nel progetto facendo partire una serie di laboratori e una residenza artistica al teatro Montiggia di Palau e mettendo in contatto il Tric Sardegna Teatro col Teatropersona.

In uno spazio scenico vuoto, attraversato solo da corpi intenti a disegnare luoghi ed evocare presenze (ricordiamo, straordinari, gli attori Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Andrea Carroni, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino), anche i rumori delle pietre sonore di Pinuccio Sciola e i suoni feroci e potenti di una lingua (lo spettacolo è recitato in barbaricino) che trasformava in canto la forza dirompente della natura.

Donatella Percivale

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