Cagliari, ennesima occasione sprecata. Pari in casa con la Reggina (1-1)

di Luciano Onnis

Ennesima occasione sprecata per rilanciarsi. Il Cagliari pareggia in casa con la Reggina  1-1 e rimane nell’anonimato di un campionato estremamente deludente. La squadra è uscita fra i fischi di un pubblico sempre meno numeroso. Solo gli Sconvolts hanno accompagnato l’uscita dal campo dei giocatori a fine partita con il coro “siamo sempre con te”, per il resto, dissenso totale. Stavolta, fatto mai avvenuto, mister Liverani si è unito alla squadra quando a gara finita è andata a salutare (o meglio a scusarsi) i tifosi della curva nord e della sud semivuota. Qualcuno in tribuna stampa ha commentato che “l’allenatore è andato a salutare i tifosi sapendo che oggi o domani potrebbe essere esonerato”.

L’aria che tira in casa Cagliari, per quanto dalle alte sfere non trapela una virgola, è decisamente di depressione e impotenza. Ed è infatti proseguito il toto allenatore già nato in settimana dopo la sconfitta avvilente di Ascoli. La defenestrazione del Ds Stefano Capozucca da parte del presidente Giulini e la risoluzione consensuale del contratto con il direttore generale Mario Passetti, hanno indicato che in casa rossoblu è in atto una rivoluzione. Difficile immaginare che possa avere scampo proprio l’allenatore, ritenuto dai più il primo responsabile del fallimentare percorso della squadra.  Da un momento all’altro potrebbero arrivare grosse novità. Nel toto allenatore ci sono il solito Claudio Ranieri (un pio desiderio, non verrà mai in una società traballante), Andreazzoli, Leonardo, Rastelli e il mai dimenticato Ballardini. Ma Giulini potrebbe anche tirar fuori dal suo cappello magico un coniglio finora sfuggito agli scommettitori, con l’auspicio della tifoseria che non sia poi un topolino.

La partita con la Reggina si era messa bene già al secondo minuto con il gol a freddo del redivivo Lapadula. Invece il vantaggio è stato un fuoco di paglia. Anziché cercare di approfittare dello sbandamento dei calabresi, è tornato ad essere il Cagliari sconclusionato e improduttivo di sempre. Possesso di palla, ma niente di nuovo sul fronte rossoblu: gioco improvvisato, senza schemi e idee, solito fraseggio laterale e tocchi all’indietro. Ogni tanto un’accelerata, rimasta fine a se stesse perché occasioni da gol non ne sono state create. Le ha avute contrariamente la Reggina, con i ragazzi di Inzaghi che hanno colto il pareggio già al 24’ su palla da fermo. C’era tutto il tempo, per il Cagliari, di tornare a fare partita e risultato, ma i limiti della squadra hanno condizionato tutta la parte restante della gara.  

“Paradossalmente il gol fatto a inizio partita – ha detto Liverani in conferenza stampa post partita -, anziché scioglierci ci ha frenati. Abbiamo anche avuto qualche occasione con le ripartenze di Rog, ma non abbiamo raggiunto l’obiettivo del secondo gol. Anche nella ripresa ci abbiamo provato, ma sono mancati i dettagli. La squadra ha dato tutto, compreso il cuore. Avevamo davanti una squadra importante, la Reggina  è forte”. Anche stavolta, come già ad Ascoli e in precedenza, Liverani ha parlato di “ottima partita da parte del Cagliari”, suscitando non poche perplessità e perfino ilarità fra i presenti. “Non  si fa il bene della squadra se in questo momento – ha proseguito il mister – si pensa al primo o secondo posto. Mancano 27 partite, è innegabile che abbiamo un po’ di ritardo, ma non è incolmabile”. 

Inevitabile che nel dopo partita  si parlasse del licenziamento di Capozucca e di quanto è stato detto fuori dalla società. Cioè che Giulini ha licenziato Capozucca dopo che il direttore sportivo aveva avuto un faccia a faccia abbastanza duro con il direttore sportivo subito dopo la sconfitta di Ascoli, con i rapporti che erano già tesi da qualche tempo dopo gli altri insuccessi della squadra con il Bari e il Venezia. “Con Capozucca c’è stato uno scambio di idee discordanti come è normale che avvenga fra tecnico e direttore sportivo – ha spiegato Liverani -, ma tutto qui”. A noi risulta invece che l’ex Ds lo abbia criticato severamente e che  ne volesse l’immediata sostituzione. Invece Giulini ha invertito le cose e deciso di tenere il mister ed esonerare il Ds.  Che Liverani non fosse l’allenatore  indicato da Capozucca per il rilancio del Cagliari, è risaputo. Lui aveva scelto guarda caso Filippo Inzaghi, ma il presidente ha fatto di testa sua e preso Liverani, creando fra il nuovo allenatore e il direttore sportivo un clima non proprio sereno e collaborativo per l’interesse della squadra”. La conferma di quanto avvenuto lo scorso giugno in casa Cagliari nella scelta dell’allenatore, è venuta  da parte di Inzaghi nel dopo partita. “Avevo raggiunto un pieno accordo con Capozucca ed ero felicissimo di venire a Cagliari – ha confessato Pippo Inzaghi -, era la mia prima scelta. Una scelta di prestigio. Poi non si sono fatti più sentire e ho letto che avevano preso un altro. Si tratta di una balla colossale, quella detta e scritta da qualcuno, secondo cui avrei fatto richieste assurde sull’organico della squadra da allenare. Non c’era nessuna pretesa da parte mia, con Capozucca c’era accordo su tutto e mi fidavo completamente di lui”. Negli spogliatoi c’è stato anche un altro chiarimento davanti a taccuini aperti e telecamere accese. Stavolta da parte di Roberto Muzzi: “Sia chiaro per tutti, sono il club manager, mi piace questo ruolo e non voglio fare il direttore sportivo, che tra l’altro non potrei neppure fare – ha detto bumbum Muzzi -. Credo che presto il presidente sceglierà il nuovo direttore sportivo”. Fine dei chiarimenti, rimane sul campo la realtà della situazione: l’impressione è che in società regni molta confusione, così come in campo. Sarà bene che chi può metta fine alle continue delusioni e che faccia scelte finalmente vincenti e non solo umilianti.

CAGLIARI (4-3-3): Radunovic; Di Pardo, Altare (87’ Obert), Capradossi, Barreca (80’ Carboni); Rog (87’ Pereiro), Makoumbou (46° Viola), Nandez;  Luvumbo, Lapadula, Millico (55 Deiola. All: Liverani.

REGGINA (4-3-3):Ravaglia; Pierozzi, Canotto, Gagliolo (Cionek); Di Chiara (Giraudo), Fabian Obi), Majer, Hernani; Camporese, Menez (Gori), Rivas (Ciccerelli). All: F.Inzaghi.

Arbitro: La Penna

Reti: 2’ Lapadula; 24’ Gagliolo.

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