Alla Unipol Domus finisce 0-2. Rossoblù in soggezione, l’Inter domina e porta a casa i 3 punti

Esordio amaro alla Unipol Domus del Cagliari di Ranieri. I rossoblù soccombono per 0-2 contro un’Inter di altra dimensione, mandando a casa delusi i 16 mila spettatori di fede rossoblù che hanno riempito lo stadio, con circa 450 ultras nerazzurri nel settore ospiti. Una sconfitta che ci sta, ma che  sarebbe stato comunque meglio non subire. Ci sarà tempo per rifarsi.

A conferma che nella formazione da mandare in campo Ranieri le studia tutte, anche stavolta ha sparigliato le carte: mentre tutti si aspettavano uno schieramento speculare all’Inter (3-5-2), il mister ha creato le condizioni perché il Cagliari potesse fare il suo gioco anche davanti a una grande del campionato. Quindi senza rinunciare mai alla propria identità, seppur adottando le opportune contromisure del David contro Golia. Ed ecco che contro i nerazzurri Re Claudio ha mandato in campo uno schieramento spregiudicato, ma comunque coperto. Questo nelle intenzioni del mister rossoblù.

Stavolta, però, la risposta dei giocatori non è stata quella ipotizzata e sperata. Detta in altri termini, non c’è mai stata storia. L’Inter ha fatto l’Inter, il Cagliari non è stato mai se stesso. O perlomeno, quello che i tifosi e lo stesso Ranieri avrebbero voluto. I nerazzurri sono stati fin dai primi minuti superiori in tutto, sia individualmente che  come collettivo. I rossoblù sono apparsi fin dal calcio d’avvio in soggezione, quasi che il timore reverenziale avesse preso il sopravvento su tutti i cagliaritani.

La difesa ha ballato in blocco, il centrocampo è stato regolarmente sopraffatto dalla cerniera interista, l’attacco è apparso decisamente inadeguato, Non solo in questa circostanza, ma come sempre quando è senza la sua stella Lapadula, capace di fare per sé e per i compagni. La delusione maggiore è forse arrivata dal centrocampo: Makoumbou, Sulemana, Jankto e lo stesso Nandez, l’unico però a tenersi sulla sufficienza, senza l’apporto sulle fasce di Zappa e Augello, non l’hanno mai presa. Sulemana in particolare non ne ha azzeccata una, perdendo palloni su palloni e, in uno di questi, favorendo il primo gol di Dumfries.

Tutti un po’ meglio nel secondo tempo, quando nel complesso la squadra si è liberata di ogni inibizione e ha provato a giocarcela a viso aperto, complice anche la minore pressione nerazzurra. Lì davanti, Luvumbo (entrato alla fine del primo tempo al posto del nuovamente infortunato Pavoletti) ha scalpitato come il puledrino di razza che è, ma da solo non poteva certamente creare più di tanto problemi alla difesa interista. È finita quindi con una sconfitta la ‘prima’ in A del Cagliari alla Unipol Domus.

Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno nonostante i tre punti persi, si potrebbe ribadire il vecchio concetto che non è con squadre come l’Inter che si dovrà costruire la salvezza. Ma poi guardi le altre squadre di pari livello e scopri che hanno  tutte fatto risultati importanti contro avversarie di vertice. Sarà per la prossima.

Luciano Onnis

Cagliari (4-4-1-1): Radunovic; Zappa (86 Shomurodov), Dossena. Obert, Augello; Nandez, Makoumbou, Sulemana (86 Deiola); Jankto (61 Azzi); Oristanio (47 Di Pardo), Pavoletti (36 Zito). (All:Ranieri)

Inter (3-5-2) Sommer; Darmian, DeVrij, Bastoni; Dumfries (72 Cuadrado), Barella (72 Frattesi), Chalhanoglu, Mhkjtarian (83 Sensi), Dimarco (72 Carlos), Thuran (78 Arnauovic), L.Martinez. (All:Inzaghi)

Arbitro: Fabbri

Reti: Dumfries 21’, L.Martinez 30’  

Le foto di Nicola Nurchi

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