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Province, opposizioni contro Riformatori. Sciolta con decreto la Olbia-Tempio

Dura replica delle opposizioni in Consiglio regionale ai Riformatori Sardi, che hanno annunciato la richiesta di scioglimento anticipato del Consiglio al Capo dello Stato per la mancata attuazione del dettato referendario che abroga le Province.

Sel, Pd, Sardegna è già Domani chiedono “coerenza” ai Riformatori invitandoli ad abbandonare la maggioranza e la giunta.

Mario Diana, capogruppo di Sardegna è già domani, sollecita i Riformatori a “chiarire la loro attuale posizione politica perché i Riformatori, sono una presenza ben strutturata all’interno della maggioranza che governa la Regione” e auspica che prendano le distanze “da quella coalizione e da quegli organi istituzionali rei di non assumere gli atti conseguenti all’esito referendario, a cominciare dall’abbandonare la Giunta regionale e la maggioranza, ma soprattutto facendo dimettere i loro consiglieri regionali e il loro vicepresidente del Consiglio. In mancanza di atti del genere – conclude il capogruppo – appare evidente come i Riformatori stiano cercando di cavalcare la situazione in ottica elettorale”.

La vice segretaria del Pd della Sardegna, Francesca Barracciu, vede di buon occhio lo scioglimento del Consiglio, “ma per motivi ben più gravi della proroga per le Province. La proroga è stata decisa in una seduta della Giunta regionale dove i Riformatori sono rappresentati da due assessori, anzi, tre visto il cambio di casacca di La Spisa. Se fossero sinceramente contrari a quella proroga e la ritenessero davvero un’onta per i sardi, anziché continuare la farsa politica e rivolgersi a Napolitano, si dimettano dalla giunta – attacca Barracciu – dai posti di potere che occupano negli enti e nelle Asl e aprano loro la crisi politica e mandino loro a casa il primo e responsabile della proroga che è Cappellacci”.

Sulla stessa linea il consigliere di Sel, Luciano Uras che ritiene “non necessario disturbare Napolitano. E’ molto più semplice dire a Cappellacci di dimettersi e ai Riformatori di non sostenere più questa maggioranza di centrodestra. Per essere credibili, però i Riformatori dovrebbero ritirare i propri assessori dalla Giunta e i propri amministratori dagli enti”.

In assenza di proroga, intanto, sarà il vicepresidente della Giunta, Pietro Vittore Carzedda, assessore dell’Ambiente, a traghettare la Provincia di Olbia Tempio sino al 28 febbraio 2013, data dell’abrogazione delle province sarde.

Lo ha deciso il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, con decreto in cui ha ufficialmente sciolto il Consiglio provinciale di Olbia Tempio, che insieme alla Giunta provinciale, rimarranno in carica sino alla data prevista dalle legge.

La situazione attuale è stata determinata dalla decadenza, lo scorso 29 ottobre, del presidente della Provincia della Gallura, Fedele Sanciu (nella foto), che ha optato per la carica di senatore dopo l’approvazione del Consiglio provinciale di una mozione sull’incompatibilità dello stesso presidente Sanciu.

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