“La mala educaciòn” vista dagli allievi della Man Ray Photo School.

“Siamo un paese senza cultura dell’immagine”.  Questa fu la fulminante risposta di Uliano Lucas, grande fotoreporter e profondo conoscitore del mondo dell’immagine, alla mia domanda sul perché così pochi fotografi italiani figurano nella storia della fotografia. “In tutti i paesi — concluse — la fotografia si insegna nelle scuole che sfornano studenti con una cultura dell’immagine già formata. I nostri fotografi sono stati degli autodidatti, partivano già svantaggiati”

In attesa che un giorno la fotografia faccia parte dei programmi ministeriali le scuole private di fanno opera di supplenza per formare fotografi padroni non solo della tecnica, ma anche del linguaggio fotografico.

«Per l’anno scolastico 2014/2015 di cui sono aperte le iscrizioni — dice Stefano Grassi, direttore didattico della Man Ray Photo School di Cagliari abbiamo aggiunto alle consuete materie anche Psicologia dell’arte ed Elementi di inglese nella fotografia, avendo constatato che molti nostri allievi si propongono con frequenza all’estero.»

Pubblicheremo in photogallery i lavori degli allievi della scuola a partire da quello collettivo che, tradizionalmente, racconta, con linguaggio fotografico, un film. «In questo lavoro collettivo — prosegue Stefano — cerchiamo di stimolare l’abitudine a lavorare in gruppo, le capacità di organizzazione del set, del trucco, della posa. Oltre, naturalmente, alla traduzione del linguaggio filmico in fotografico. Gli attori sono gli stessi allievi che si trovano coinvolti in un rovesciamento di ruoli molto stimolante dal punto di vista didattico.»

Ecco quindi “La mala educaciòn” di Pedro Almodovar secondo gli allievi del corso  2013/2014.

Enrico Pinna

 

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