La Sardegna e altre otto regioni sforano la soglia del 10 per cento nell’occupazione dei posti letto in Terapia intensiva. Così risulta dalle rilevazioni aggiornate a ieri, 20 febbraio, e diffuse da Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
Queste le regioni che sono diventate sorvegliate speciali e relativo dato: Lazio 16 per cento; Calabria e Sardegna al 13; Liguria, Marche, Sicilia e Valle d’Aosta al 12; Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Puglia all’11 per cento.
Al momento non sono previste sanzioni – né cambi di colore – quando il tetto massimo nell’occupazione dei posti letto riguardo le sole terapie intensive. Da qualche mese la retrocessione avviene se è oltre quota pure la soglia nei reparti Covid, la cosiddetta area medica ordinaria.
C’è tuttavia una differenza: in Calabria e Liguria il dato è in crescita, mentre nelle altre sette regioni, tra cui la nostra Isola, è in calo. Sotto il 10 per cento ci sono invece Lombardia (8%), Basilicata (1%), Campania (7%), Provincia autonoma di Bolzano (3%), Provincia autonoma di Trento (7%), Piemonte (8%) e Veneto (5%).Il Molise è al 10 per cento.