È il record italiano del Popolo della famiglia: 10,16 per cento. A Budoni – confine sud della Gallura – lo ha incassato Tiziano Maccioni, candidato nel collegio uninominale della Camera col movimento ultracattolico di Mario Adinolfi. In valore assoluto sono una manciata di voti: 271. Ma non molti di più di quanti ne hanno presi Pd e Lega, appena davanti con 300 e 291 preferenze rispettivamente. M5s è andato meglio di tutti come partito (795), seppure la somma dei voti incassati da Forza Italia (675) e alleati abbia assegnato la vittoria comunale al centrodestra (1.099).
A Budoni, dove Maccioni è nato, si sapeva dalla vigilia che il Popolo della famiglia avrebbe fatto risultato. Perché sull’aspirante parlamentare (poi non eletto) c’è stata la convergenza dell’intero gruppo dei Focolarini che da quelle parti è consistente. Maccioni ha dedicato loro un post su Facebook: “Grazie a tutte le persone che mi hanno supportato, hanno collaborato, mi hanno sostenuto e hanno pregato per me in questa bellissima esperienza”. Quindi “un augurio ai nuovi eletti (leggi la lista dei 25 neoparlamentari sardi) perché si impegnino per il bene del nostro Paese, con la speranza che non si taglino le radici cristiane del nostro popolo, perché un albero senza radici crolla e
muore. Quanto a me, con la stessa serenità con la quale ho accettato l’impegno e con cui l’ho portato avanti, continuerò il cammino”. (al. car.)