Sponsorizzazioni milionarie, il commissario di Sardegna promozione chiude i rubinetti

L’inchiesta della Procura della Repubblica? Non pervenuta. Le bacchettate della Corte dei conti? Parole al vento. Il disonore della cronaca nazionale per il reality show da un milione di euro targato Cappellacci? Acqua passata. Tutto morto e sepolto. Almeno fino a poche settimane fa, quando nella sede cagliaritana di viale Trieste – dopo il breve interregno di un primo commissario – è arrivata Cinzia Laconi. Che ha fatto una cosa semplice semplice: in sede di autotuela, ha disposto il congelamento di alcuni pagamenti. In soldoni, oltre 2,6 milioni di euro. Per ora.

Significa che, preso atto dei rilievi mossi dalla magistratura contabile e degli accertamenti in corso da parte della Procura, per mettere al sicuro la Regione da probabili ulteriori contestazioni – con annesso un eventuale danno erariale – ha chiuso i rubinetti di quel pozzo senza fondo che finora è stata Sardegna promozione.

Al momento i procedimenti bloccati sono nove e riguardano in particolare i denari che l’ex direttore Mariano Mariani aveva assegnato a diverse compagini sportive. Una prassi sulla quale la Corte dei conti si era già espressa nel luglio scorso, ricordando che le sponsorizzazioni – perché in tal modo sembravano impiegati i soldi – sono espressamente vietate per legge.

Grazie alla decisione del commissario Laconi, come detto oltre 2,6 milioni di euro, per il momento, rimangono nelle casse dell’agenzia. Dei due milioni destinati al Cagliari calcio – quando in sella c’era ancora Massimo Cellinosi sapeva. Oggi la lista si allunga.

Si va dal Cus Cagliari (260mila euro) alla nuorese Island group, che per l’organizzazione di una gara di triathlon in zona Orosei aveva ottenuto un contributo di 170mila euro. Si passa poi ai 115mila appannaggio della Promogest per i campionati maschile e femminile di pallanuoto e per il nuoto sincronizzato, fino al contributo ‘standard’ di 35mila euro a società, in favore della Mercede basket di Alghero, Virtus Cagliari, Basket San Salvatore Selargius e Astro basket di Cagliari. Infine, congelati anche i 30mila euro che la società Promosport avrebbe dovuto incassare per l’organizzazione di un incontro di boxe. Le società possono ora inviare eventuali controdeduzioni.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it 

 

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