ARCHIVIO. Sardegna Promozione, per Cellino un goal che vale due milioni di euro

Terza puntata dell’inchiesta su Sardegna Promozione. Ai rossoblù due milioni di euro. Tra le iniziative: le cene per i dirigenti delle squadre ospiti e i concerti di Cellino.

Ventriquattro pagine per due milioni di euro. Tanto vale il piano per la comunicazione (scarica) che il Cagliari Calcio ha presentato al direttore centrale di Sardegna Promozione, Mariano Mariani, per la stagione 2013/2014. Il dossier illustra tutte le azioni pensate dall’ufficio marketing di viale La Playa per promuovere l’Isola attraverso l’undici rossoblù, comprese le ‘Rock night’ che Massimo Cellino organizza ogni anno (a pagamento) nella tenuta di Asseminello, e una serie di iniziative da attuare su Facebook, Twitter e Instagram. E delle quali, oggi, non c’è traccia.

#cisiamodimenticati

A scorrere il dossier – acquisito agli atti dell’inchiesta della Procura di Cagliari sull’operato di Sardegna Promozione – si viene a sapere che tra i progetti proposti e finanziati figura una massiccia campagna promozionale sui social network. “Potenzialmente – si legge – il target abbraccia l’intero universo calcistico italiano e la sua rete sociale: considerando il dato di interesse al calcio nazionale, che raggiunge il 59% della popolazione, è facile stimare che le reti sociali coinvolgerebbero decine di milioni di utenti”. Certo. Se solo il Cagliari Calcio avesse fatto qualcosa. E invece, da settembre a oggi non c’è un solo accenno alla campagna, per la quale la società aveva previsto pure la creazione di hashtag dedicati, #sardegnachenonsai e #sardegnaoltremare, abbinati ad un mini concorso a premi con prodotti dell’artigianato e dell’enogastronomia isolana, da assegnare per ogni gara casalinga. Cercare anche solo una minima traccia dei due concorsi, perfino nella pagina Facebook ufficiale, è cosa vana.

Rock night. Con soldi pubblici

Ogni anno Massimo Cellino organizza un concerto nella tenuta di Asseminello, dedicata al padre Ercole, al quale partecipano centinaia di persone. È successo anche il 7 settembre scorso. Il prezzo del biglietto, visto il parterre de rois, è stato a dir poco popolare: appena 10 euro – bevande escluse – per ascoltare mostri sacri del rock come Roger Glover e Ian Paice dei Depp Purple, Rick Wakeman degli Yes, oltre a Juli Jon Roth degli Scorpions, Kee Marcello degli Europe e la stessa band del presidente Cellino, i Maurilio’s. E la promozione della Sardegna? “Uno speciale spazio centrale – dice il dossier – che mostra le meraviglie dell’Isola agli ospiti nazionali e internazionali”. Ovvero, come si desume dalle foto allegate, un televisore che trasmette video sull’Isola, un costume sardo, diversi striscioni con il logo ‘Sardegna’. “Un evento divertente – si legge nel piano di comunicazione – che vede mescolare la musica dei grandissimi del rock mondiale alla passione per il calcio richiamando migliaia di partecipanti da tutta l’Isola e ospiti speciali da ogni parte del mondo”. Partecipanti da tutta l’Isola, appunto. Sardi, in sostanza. Non turisti.

Caro Galliani, ecco i malloreddus

Ancora, nella serie di iniziative proposte dal Cagliari Calcio per incassare due milioni di euro dalle casse pubbliche, c’è il ‘Terzo tempo’. In sostanza, si organizzano “banchetti a base di prodotti tipici sardi da offrire al termine delle gare a calciatori e staff delle squadre avversarie. Nonché all’allestimento di una sala vip riservata a ospiti e sponsor (provenienti da tutta l’Italia) dove sarà servito un buffet a base di soli prodotti tipici sotto la cornice del brand Sardegna”. Non basta. “Perché il ricordo dei sapori della Sardegna non finisca al termine del banchetto sono offerti anche dei cesti di prodotti sardi selezionati a tutti i membri della squadra ospite”. Insomma, Sardegna Promozione paga la cena a Galliani, Tohir e Andrea Agnelli. Difficile capire un qualsiasi ritorno in termini turistici.

Varie ed eventuali

Con un impegno di spesa di due milioni di euro, Sardegna Promozione si è assicurata anche altri servizi. Ad esempio, la pubblicità dell’Isola sul magazine ufficiale del Cagliari Calcio, ‘Cuore rossoblù’. Tiratura: 2.000 copie, oltre a 200 abbonati. Era prevista anche la messa in onda di specifici spot promozionali durante l’intervallo delle partite casalinghe sul maxischermo del Sant’Elia. Che però maxischermo non ne ha. Rimane il logo ‘Sardegna’, questo sì stampato su qualsiasi supporto: dalle maglie ai biglietti per lo stadio, dalle cartelle stampa consegnate ai giornalisti fino ai pannnelli che fanno da sfondo alle interviste. E pagare due milioni di euro per ricordare agli appassionati di calcio che Cagliari si trova in Sardegna, appare un poco eccessivo. A quel punto, meglio dare i soldi al Monastir. Giusto per non confondere la squadra campidanese con quella tunisina.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

Nota. Pur interpellata, la società non ha rilasciato dichiarazioni.

 

 

LEGGI ANCHE 

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share