Scoppia la polemica politica sul legittimo impedimento di Christian Solinas che ieri non si è presentato per la quinta volta in tribunale, davanti alla Gup Ermengarda Ferrarese che deve decidere sul suo rinvio a giudizio chiesto dal pm Andrea Vacca.
A sollevare il caso è Antonio Satta, storico leader dell’Upc, l’Unione popolare cristiana che sino alla passata legislatura era rappresenta in Consiglio regionale. Ha scritto Satta in una nota: “Il governatore Solinas ancora una volta non si presenta dal giudice. Non mettiamo in dubbio il legittimo impedimento, ma serve che faccia chiarezza sulla vicenda che lo vede coinvolto“.
Solinas è sotto accusa per le nomine dei Dg Silvia Curto e Pasquale Antonio Belloi che, al momento dell’ingaggio, ha ricostruito il magistrato inquirente, non avevano i titoli. Il presidente della Regione è per questo chiamato a rispondere di abuso d’ufficio.
Solinas è stato indagato insieme all’assessora al Personale, Valeria Satta, e alla capo di gabinetto, Maria Grazia Vivarelli, che ha scelto il rito abbreviato. Satta fa notare al presidente della Regione: “Lo deve al popolo della Sardegna un chiarimento su quanto accaduto con le nomine del Dg”.
Curto e Belloi vennero nominati una prima volta a giugno 2019. A dicembre il centrodestra in Consiglio regionale approvò una leggina ribattezzata ‘Salva Dg‘ con la quale vennero ampliati i requisiti per diventare direttori generali.