Nuovo legittimo impedimento per Christian Solinas. Malgrado la flessibilità della Gup dimostrata nell’udienza di venerdì, il governatore della Sardegna sotto accusa per abuso d’ufficio non si è di nuovo presentato in tribunale: il suo avvocato, Toto Casula, ha presentato il quinto legittimo impedimento da quando la Giudice per le indagini preliminari deve decidere se rinviare o meno Solinas a giudizio.
Slitta così al prossimo 3 ottobre l’udienza davanti a Ermengarda Ferrarese, chiamata a pronunciarsi sulla richiesta del pm Andrea Vacca che per il presidente della Regione sollecita l’apertura del processo. Nella stessa situazione c’è all’assessora regionale degli Affari generali, Valeria Satta, difesa da Massimiliano Ravenna.
La vicenda giudiziaria ruota intorno alla nomina di due Dg in Regione, Silvia Curto e Pasquale Antonio Belloi che, stanno alla ricostruzione del magistrato inquirente, al momento della nomina non avevano i requisiti. Tanto che mesi dopo il centrodestra in Consiglio regionale approvò a maggioranza la cosiddetta leggina Salva Dg.
Con ogni probabilità verrà rinviato al 3 ottobre anche il processo con rito abbreviato alla capo di gabinetto della presidenza della Regione, Maria Grazia Vivarelli, anche lei indagata nella stessa inchiesta e difesa dall’avvocato Ronaldo Lai. La Vivarelli è sotto accusa pure per induzione indebita, mentre la Satta deve rispondere di tentata concussione oltre che di abuso d’ufficio.
Nella scorsa udienza il pm Vacca aveva chiesto per la Vivarelli la condanna a 2 anni e 10 mesi. Oggi a mezzogiorno è fissata l’udienza per repliche, ma è quasi certo che la giudice Ferrarese farà slittare ad ottobre anche la sentenza. La norma, infatti, prevede che diventi incompatibile per l’udienza preliminare se decide sull’abbreviato e viceversa, dunque è probabile che i due procedimenti viaggino assieme.
Nel frattempo oggi, concesso il legittimo impedimento a Solinas impegnato in un incontro in Planargia, anche l’avvocato Ravenna non ha rinnovato la richiesta di stralcio della posizione della sua assistita, accettando di non discutere e ottenendo così anche lui il rinvio ad ottobre.
