È rinviata a lunedì 23 luglio l’assemblea Pd inizialmente programmata per domani (venerdì 23): lo slittamento è stato suggerito dal Nazareno, dopo che alla segreteria nazionale di Maurizio Martina è arrivata la richiesta della presenza di un garante per vigilare sulle operazioni di voto del nuovo leader regionale. Roma ha fatto notare che la seduta di domani non rispettava lo statuto, visto che è necessario un preavviso di almeno otto giorno per convocare l’assemblea.
Di qui il rinvio, accolto e nuovamente sottoscritto dagli oltre 90 delegati della maggioranza – area Cucca e popolari-riformisti – che hanno firmato la lettera a Martina spedita ieri. Nell’assemblea slittata al 23, salvo ulteriori cambi dell’ultima ora, verrà eletto segretario Emanuele Cani, l’ex deputato di Carbonia che è l’unico nome in corsa per guidare la segreteria e succedere a Giuseppe Luigi Cucca, dimissionario dopo le Amministrative di giugno.
Cani è un esponente del gruppo popolare-riformista (Cabras-Fadda) che alle primarie di aprile 2017 aveva votato Cucca. La cui leadership è stata messa in discussione dopo le Politiche del 4 marzo. In quelle settimane sembrava addirittura possibile un’alleanza tra la componente Cabras-Fadda e la corrente di Renato Soru contro i renziani della prima ora e gli ex Ds che avevano sostenuto Cucca. Invece poi la distanza tra i due gruppi è tornata a segnare il passo, sino all’epilogo di lunedì ad Abbasanta con la rissa sfiorata. In seguito a quelle urla e agli spintoni – prima tra Soru e Silvio Lai, poi tra Soru e Siro Marrocu – l’attuale maggioranza del partito si è ricompattata e senza strappi dovrebbe eleggere Cani come nuovo segretario. (al. car.)
