Sgarbo di Solinas: ieri vertice solo coi Riformatori. Oggi tutti insieme. Fi: ‘È l’ultima fermata’

Il vertice di maggioranza a Villa Devoto è cominciato a mezzogiorno. E non sembra nato sotto i migliori auspici. Perché ieri Christian Solinas ne ha fatta una delle sue: anziché unire, ha diviso, incontrando separatamente solo i Riformatori. Niente invito soprattutto per Fratelli d’Italia e Forza Italia, ‘colpevoli’ di aver fatto saltare il tavolo di lunedì, riprogrammato oggi.

Ugo Cappellacci nemmeno sotto tortura tradirebbe il fastidio. Ma ai cancelli di Villa Devoto, mentre si accingeva a entrare, all‘Ansa ha detto: “Questa è l’ultima fermata, se una fermata ancora è rimasta”. Segno che per il coordinatore dei berlusconiani sardi c’è poco da salvare di questi otto mesi che restano. “Per quanto riguarda Forza Italia – ha proseguito l’ex governatore – non siamo più disposti a perdere tempo. Il cambio di passo doveva essere per ieri e non mi sembra che i segnali siano stati in quel senso”.

Solinas oggi si è seduto al tavolo con gli alleati da sconfitto, visto che ieri ha annunciato la resa sul trasferimento del Brotzu e dell’Oncologico a Sant’Elia. Lì si farà lo stadio, non un ospedale. Il braccio di ferro contro il Comune l’ha vinto il sindaco Paolo Truzzu, sostenuto non solo dal suo partito ma anche e soprattutto da Forza Italia. Si sono poi accodati, in ordine sparso, altri pezzi di maggioranza. I voti ufficiali contro Solinas sono stati nove. Ma solo perché la gran parte dei non cagliaritani ha scelto il silenzio. Ma era pronta a votare contro.

Coi Riformatori, Solinas ha parlato di sanità cedendo anche sulla realizzazione della Piastra tecnologica al Brotzu, sebbene nel comunicato stampa di ieri sera il governatore abbia fatto una dichiarazione più sfumata (leggi qui). Ma considerando che i big dei liberal democratici sono in maggioranza cagliaritani, era difficile che sostenessero la posizione di Solinas sullo stop ai lavori del nuovo padiglione. Un investimento da 69 milioni, con 14 nuove sale operatorie. Per i Riformatori c’erano i consiglieri regionali Michele Cossa e Annalisa Mele, gli ex Franco Meloni e Pierpaolo Vargiu, e l’onorevole assessore Aldo Salaris.

Perché mai a Solinas, fuori da ogni logica, sia venuto in mente di organizzare l’incontro separato coi liberal democratici, nessuno lo sa. Di certo le tracce di quella sua mossa quantomeno inopportuna si sono colte pure nelle dichiarazioni di Antonella Zedda, la senatrice che coordina nell’Isola gli Fdi. “Giù le mani dal Brotzu, stadio a Sant’Elia e nuovo ospedale, perché noi non siamo mai stati contro i nuovi ospedali”. Come dire: Solinas non ha coinvolto nella discussione tutti gli alleati, ma per sua scelta, non per l’altrui contrarietà.

All’ingresso di Villa Devoto, Cossa e Salaris sono stati i più ottimisti di tutti. Forse gli unici. “Aspettiamo di trovare una sintesi e io credo sia possibile. Ieri abbiamo avuto ampie rassicurazioni su tutto e sul Brotzu che resterà azienda di rilievo nazionale ad alta specializzazione”. Anche perché a leggere la delibera 19/82 del 1° giugno, si intravede la volontà di uno spostamento dell’asse sanitario da Cagliari a Sassari (qui l’approfondimento di Sardinia Post).

Fausto Piga, il capogruppo degli Fdi che ha accompagnato la Zedda, ha avvisato i naviganti: “Le mozioni delle minoranze non saranno un problema, se da qui si uscirà con un’intesa”. Le mozioni sono quelle di Francesco Agus (Progressisti) e Cesare Moriconi (Pd) che chiedono la cancellazione della delibera 19/82. Un tema, questo, su cui è tornato pure il leghista Michele Pais, nella doppia veste (assurda) di presidente del Consiglio regionale e capo delle camicie verdi. “La mia intenzione è di proseguire con il Collegato (alla Finanziaria): vediamo se la conferenza dei capigruppo è orientato in maniera differente”.

Pais deve sostenere per forza Solinas, del resto il governatore sulla sanità stava lavorando in gran segreto proprio con la Lega. Di cui è espressione Annamaria Tomasella, la Dg di Ares, la Asl unica del centrodestra a cui Solinas ha affidato la gestione dello studio di fattibilità sul nuovo ospedale a Cagliari. L’incarico, che coincidenza, è stato affidato a una società lombarda.

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