Pochi giorni fa, l’assessore regionale al Turismo Francesco Morandi ha incassato il placet della giunta su uno stanziamento di 3,5 milioni di euro in favore di alcune società sportive per il tramite di Sardegna promozione. Nello specifico si parla di 1,3 milioni al Cagliari calcio, 900mila alla Dinamo basket, 350mila alla Torres maschile e 175mila alla compagine femminile. Quindi 300mila euro vanno al velista cagliaritano Andrea Mura e la medesima cifra viene assegnata agli organizzatori del Rally Costa smeralda, oltre a 175mila euro assegnati al Cus Cagliari. Una decisione obbligatoria, secondo la Regione, dettata dalla necessità di onorare “impegni già assunti in precedenza” dall’agenzia di promozione che lo stesso Morandi ha deciso di cancellare. Ma la delibera di giunta in questione, appena pubblicata (leggi), dà una ricostruzione differente.
Nessuna decisione obbligata
Viene infatti chiarito che non esisteva alcun impegno formale, quanto piuttosto “una serie di interlocuzioni – si legge nel documento – dirette alla realizzazione di alcune attività per il periodo 2014/2015″. Le interlocuzioni non determinano obblighi di tipo finanziario. E, verrebbe da pensare, in questo caso nemmeno obblighi di tipo politico perché a gestirle era stato l’ex direttore centrale dell’agenzia, Mariano Mariani, che la giunta Pigliaru ha rimosso dall’incarico nel giugno scorso. La decisione dell’assessore Morandi di disporre il trasferimento di 3,5 milioni di euro dalle casse dell’assessorato al Turismo a quelle di Sardegna promozione è dunque una ordinaria decisione politica. In continuità con quelle della giunta precedente.
Lo stanziamento di 3,5 milioni trae infatti spunto politico da una delibera firmata l’11 febbraio scorso dall’allora vicepresidente della Regione Simona De Francisci (leggi). Con quell’atto, la giunta Cappellacci auspicava la “continuità della azioni di co-marketing – ricorda oggi Morandi – effettuate con società sportive di livello professionistico e/o che partecipano ai campionati nazionali della massima serie”. La continuità dunque è esplicita. Ma con una novità.
Torres, la new-entry
Secondo l’assessore Morandi, infatti, come si legge nella delibera, “la continuità temporale di queste azioni nel 2014/2015 riveste una significativa importanza per gli effetti di massimizzazione dei risultati dei precedenti interventi, rispetto alle dimensioni e ricadute positive sul sistema Sardegna ad oggi conseguite”. Ma la Torres calcio non ha mai avuto alcun rapporto con Sardegna promozione, quindi lo stanziamento complessivo di 525mila euro per l’undici maschile e quello femminile non può certo essere spiegato con l’esigenza di “dare continuità ad azioni di co-markenting”.
Il Cagliari calcio e le “ricadute positive” sul turismo isolano
Com’è noto, per la stagione 2013/2014 la società rossoblù aveva ottenuto da Sardegna promozione poco meno di 2 milioni di euro (leggi) per la realizzazione di diverse attività promozionali. Ma come aveva già rivelato Sardinia Post, diversi progetti non sono andati in porto. Nessun “mini concorso a premi con prodotti dell’artigianato e dell’enogastronomia isolana”; nessuna messa in onda di specifici “spot promozionali durante l’intervallo delle partite casalinghe sul maxischermo del Sant’Elia”, anche perché il maxischermo il Sant’Elia non ce l’ha. Si trova invece traccia delle “rock night” organizzate dall’ex patron Massimo Cellino nella tenuta di Asseminello (ingresso a pagamento, 10 euro), spacciate come promozione della Sardegna.
I rilievi della Corte dei conti
La decisione dell’assessore Morandi di procedere “in continuità” pare confliggere con i rilievi sull’operato dell’agenzia mossi dalla sezione di controllo della Corte dei conti, solo pochi mesi fa. In particolare, il magistrato relatore Valeria Mistretta metteva in guardia l’esecutivo su alcuni interventi di Sardegna promozione (leggi la relazione completa). E nello specifico, si punta il dito proprio sui denari assegnati al Cus Cagliari e, più in generale, alle squadre sportive. Per un semplice motivo: il confine tra mera sponsorizzazione (proibita dalla legge) e un’articolata promozione, è nei casi in esame alquanto labile. Si invitava perciò lo stesso Morandi a valutare attentamente l’operato dell’agenzia, per evitare profili di illegittimità e conseguenti danni erariali.
Pablo Sole