Rete ospedaliera, i galluresi dell’Aula: “Pronti a protesta se bocciano Mater Olbia”

“Quella di domani sarà una giornata cruciale rispetto all’apertura del nuovo ospedale Mater Olbia: il Consiglio regionale deve consentire la fattibilità dell’intervento all’interno della rete ospedaliera oggi senza ricorrere a inutili e rischiosi rinvii a leggi successive”. Lo scrivono in una nota i galluresi dell’Aula: Giuseppe Meloni (Pd), Piefranco Zanchetta (Upc), Giuseppe Fasolino (Forza Italia) e Giovanni Satta (Psd’Az-La Base). La presa di posizione è relativa al fatto che in maggioranza è stato ipotizzato uno stralcio del Mater dalla riforma. Si deciderà domani, dopo la fumata di ieri (leggi qui). Ma i quattro consiglieri eletti nel territorio sono contrari. In virtù del fatto che, insieme al Medio Campidano, la Gallura è sottosoglia rispetto ai posti letto previsti per legge (qui i numeri). per questo la Giunta, con un primo accordo del 2014, autorizzò l’apertura dell’ospedale privato di Olbia in convenzione col Servizio sanitario regionale (qui tutti i dettagli di quell’intesa).

“È fondamentale – scrivono i quattro – che venga approvato l’emendamento che consentirebbe al Qatar, in partnernariato col Policlinico Gemelli, di procedere con la nuova proposta sanitaria, da sottoporre successivamente al vaglio della Giunta regionale e della commissione Sanità del Consiglio. Se ciò non avenisse, e dovesse essere scelta l’ipotesi di un incomprensibile rinvio, verrebbero messi in serio pericolo gli ingenti investimenti (Meridiana in primis) che il Qatar si accinge a portare avanti nell’Isola”. Di qui un ulteriore annuncio: “Gli scriventi si troveranno costretti a protestare, in ogni forma consentita dalla legge, al fianco del popolo gallurese e sardo”.

Il caso Mater Olbia l’ha sollevato i giorni scorsi il Partito dei Sardi, sostenendo che la norma che porta al 6 per cento i posti letto che si possono trasferire dalla sanità pubblica a quella provata sono un ventaggio per l’ospedale del Qatar. Contro questa posizione si è schierato anche l’assessore alla Sanità, Luigi Arru, il quale ha precisato: “Non ci saranno aumenti di posti letto per gli operatori privati. La ratio della norma è quella di rendere dinamica la gestione dei posti letto tra pubblico e privato. E comunque si tratta di quelli di specialità”.

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