Regionali, spunta l’asse Capelli-Uras-Deriu: “Prima il programma, poi la scelta del leader”

Prima il programma poi la scelta del leader. Su questo convergono il primo dei candidati per le primarie del Centrosinistra, Roberto Deriu, presidente della provincia di Nuoro ed esponente del Pd, il leader del Centro democratico Roberto Capelli, ed il senatore di Sel Luciano Uras. La discussione si sposta sulla costruzione di una piattaforma programmatica in un confronto aperto all’interno delle forze della coalizione. Questo a pochi giorni del tavolo del Centrosinistra. “Sono convinto sia necessario che il Centrosinistra si attivi con urgenza per dar vita ad una coalizione che abbia basi programmatiche serie, che portino a cambiamenti strutturali. Altrimenti la crisi distruggerà la Sardegna – ha spiegato Deriu -. Per questo invito il Centrosinistra ad iniziare a parlare di cose vere: impegniamoci ad investire molto di più sulla scuola e impegniamoci a ridurre il gigantismo della Regione. Trasferiamo agli Enti Locali la metà del bilancio regionale, per consentire agli amministratori locali di attivare interventi a favore dei cittadini e delle imprese”. Secondo Capelli “priorità va data, non alla determinazione di una data delle Primarie di coalizione”, ma alla stesura di un programma condiviso che veda la partecipazione, nel merito, di tutte le forze attualmente presenti, e che possa fungere da base per un eventuale allargamento della attuale composizione anche ad altre forze politiche. Quelle che formano e formeranno il tavolo di coalizione saranno esclusivamente le forze che presenteranno liste alle prossime elezioni regionali in tutti i collegi elettorali”. Inoltre bisogna indicare un termine – ha aggiunto Capelli – entro il quale definire la composizione della coalizione di centrosinistra “onde evitare ‘acquisizioni’ dell’ultima ora dettate non da una reale condivisione politico-programmatica, ma da pure logiche opportunistiche”. Anche per Uras, che pensa a primarie allargate a cittadini e società, “bisogna guardare all’oggetto dell’impegno per il nuovo governo della Regione: il benessere delle persone e della comunità. Per questo l’alternativa ha bisogno di superare lo spazio esclusivo e limitato dell’impegno politico dei soli partiti, aprendo un dialogo con i nuovi movimenti politici”.