Regionali, caos centrodestra. La Lega: “Serve passo indietro di FdI su Truzzu”

di Andrea Tramonte

Le bordate sono quotidiane. La Lega insiste sul bis di Solinas e alza i toni contro Fratelli d’Italia, un po’ come ha fatto il Psd’Az che ieri notte – con una nota del presidente dei sardisti, Antonio Moro – ha parlato di “tavolo truccato”: ovvero, quello che ha indicato Paolo Truzzu come candidato governatore del centrodestra. Il vicesegretario del Carroccio, Andrea Crippa, è l’uomo di Salvini che segue la partita delle Regionali ed è quello che esprime in modo più duro e netto il pensiero del leader: chiede un passo indietro di FdI sulla candidatura del sindaco di Cagliari. Tutto questo mentre si ufficializza un altro strappo: Alessandra Zedda di Forza Italia conferma la corsa da indipendente con la sua lista Anima di Sardegna. “Se ci sono altre proposte bisogna spiegarne i motivi politici – ha detto il parlamentare -. In questi cinque anni sono stati rappresentati tutti i partiti di centrodestra e non sono state sollevate problematicità. Quindi non capiamo il motivo per cui si dovrebbe candidare l’esponente di un altro partito. Ma non perché è di un altro partito. Perché abbiamo lavorato bene e squadra che vince non si cambia”.

La Lega quando era partito di maggioranza relativa – dice Crippa – non ha messo in discussione le candidature degli uscenti – come quella di Toti in Liguria – ma ha proposto dei nomi per le Regioni governate dal centrosinistra. “L’anno prossimo si vota in Emilia Romagna, Toscana, Campania e Puglia e FdI deve proporre gli uomini migliori per vincere in quelle Regioni. Laddove abbiamo vinto cinque anni fa dobbiamo andare in continuità”. Alla domanda relativa alla possibilità di una spaccatura all’interno del centrodestra, Crippa replica: “Correre da soli? Non prendo in considerazione questa ipotesi perché seguo le parole di Giorgia Meloni che ha parlato di centrodestra unito come un valore. Spero non ci siano strappi. Lavoriamo per vincere e confermare i governatori uscenti. Poi chiaramente la volontà di non strappare bisogna averla tutti. Se qualcuno forza la responsabilità non è la nostra”.

E poi su Truzzu: “Non capisco la ragione per cui FdI insista sul sindaco di Cagliari”. Sul precedente siciliano – con il passo indietro di Musumeci in favore di Schifani – Crippa è categorico: “Non bisogna accomunare la Sicilia con altre Regioni. La Sicilia è la Sicilia e la Sardegna è la Sardegna. Nessuno ha mai detto niente sui risultati della Giunta Solinas e non capiamo perché a tre settimane debbano esserci strappi, forzature e candidature alternative. Poi almeno spiegassero il motivo”. Per la Lega la volontà di FdI di riequilibrare le presidenze di Regione in virtù del consenso elevato del partito di Giorgia Meloni “non è una motivazione ma un capriccio”. E chiude: “Immagino che prima o poi ci sarà un tavolo di centrodestra con i leader dove si dirimerà la questione delle candidature per le regionali. A oggi non è previsto nessun tavolo sulle candidature né dei delegati di partito né dei leader che però ci sarà”. Ma il tempo stringe e entro il 15 vanno depositati i simboli per le elezioni. Che saranno tra poco più di un mese e mezzo.

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