il presidente della regione sardegna

Quirinale, Solinas: “Italia nata dal Regno di Sardegna”. La replica: “Confondi la storia”

“Non sarà solo il 14esimo presidente della Repubblica italiana, ma più correttamente il 40esimo capo di quello Stato che, nato il 19 giugno 1324 a Cagliari-Bonaria, vive da allora e fino ai nostri giorni senza soluzione di continuità”.

Così il presidente della Regione, Christian Solinas in un comunicato stampa si esprime sul prossimo Capo dello Stato. Una nota che ha destato ilarità sui social per i termini utilizzati, come nella frase “l’elezione del nuovo presidente rappresenta la possibilità di riscattare una verità storica troppo a lungo obliterata” ma anche per aver messo sullo stesso piano diversi avvenimenti storici. Gli avversari politici hanno rincarato la dose: “La verità è stata obliterata su un bus dell’Arst o del Ctm?” ha commentato su Facebook il consigliere regionale dei Progressisti Francesco Agus.

Solinas nella sua dichiarazione diffusa attraverso l’ufficio stampa della Regione fa riferimento allo storico Francesco Cesare Casula per affermare che la Repubblica italiana in realtà avrebbe avuto origine non il 2 giugno del 1946 ma il 19 giugno del 1324 quando nacque il Regno di Sardegna.

“Quasi 700 anni di storia d’Italia – si legge nella nota – che ha nel suo Dna la nostra Isola, protagonista non solo della sua fondazione statuale, voluta da Papa Bonifacio VIII che infeudò lo Stato a Giacomo I (II d’Aragona), ma di tutte le sue fasi storiche nel corso dei secoli. Dalla sua istituzione, fino alla trasformazione nominale in Regno d’Italia nel 1861 dopo l’annessione di tutti i sei Stati peninsulari preunitari, e fino al referendum popolare del 1946 che lo ha trasformato in Repubblica Italiana, ciò che ha sostenuto lo Stato sardo nel corso del tempo è stato comunque un cambiamento costituzionale che non ha interrotto la continuità storica dello Stato stesso, di cui siamo tutti noi cittadini, insulari e peninsulari. Una piena e ininterrotta continuità”.

Solinas poi conclude riponendo le sue aspettative “nei confronti della persona che assumerà l’alto onore di rappresentare l’intero Paese, a partire dal ripristinare questa verità storica restituendo all’Isola il giusto ruolo che le compete nella costruzione dello Stato che oggi tutti conoscono”.

Al governatore ha replicato Franciscu Sedda, indipendentista e professore all’Università di Cagliari, con un post firmato sulla pagina dell’associazione culturale A Innantis: “Quando pochissimi feudatari sardi stavano con un regno farlocco costruito per invaderci – scrive -, l’intera nassione sardischa stava con Mariani, Hugo, Elianora per combattere contro il ‘Regno di Sardegna’ a nome de su beni de sa Republicha Sardischa. Oggi tu – in riferimento a Solinas – ti fai vanto che la Repubblica italiana sia erede di quel regno farlocco, noi invece difendiamo con le unghie e con i denti, con passione e con coscienza, la memoria di libertà del nostro popolo e della nostra natzione”. E ancora: “Oggi tu campi di rendita sulla distruzione della nostra memoria, sulla confusione generata da 600 anni di spoliazione e sudditanza culturale, noi invece gioiamo di poter nuovamente raccontare a ogni singola donna e uomo di Sardegna una storia di dignità e valore che è l’unica che ci può salvare. Oggi tu sei sardista, noi invece siamo indipendentisti”.

Sul tema si è espresso anche il giornalista e blogger Vito Biolchini che definisce le dichiarazioni di Solinas come forzatura, boutade e stupidaggini. “Questa visione della Sardegna nella storia è terribilmente ridicola – scrive – ma al tempo stesso terribilmente efficace. Perché spiega tutto e soprattutto, rassicura tutti. Compresa la sinistra che, dopo avere per decenni cavalcato l’idea che l’autonomismo fosse il punto finale del percorso storico della Sardegna, ora si trova spiazzata e, priva di intellettuali in grado di ragionare della nostra isola. Ma la fantastoria di Solinas – spiega – spiazza anche parte degli indipendentisti, costretti per reazione ad avere una posizione uguale e contraria (e dunque perdente)”.

Il post si conclude con una domanda: “La questione è dunque semplice: chi irride Solinas su Bonifacio VIII e la Brigata Sassari, cosa propone in alternativa? Che lettura dà del percorso della Sardegna e dei sardi nella storia?”.

Andrea Deidda

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share