Pc rubato a Solinas, il presidente lo avevo lasciato in macchina: sfondato un vetro

Christian Solinas, la sera del 15 febbraio, è tornato verso casa col pc. Il presidente della Regione, però, non l’ha portato nella propria abitazione, a Cagliari, ma l’ha lasciato in macchina. Lì, sotto il proprio palazzo, dove poi quella notte è avvenuto il furto.

È questa la versione dei fatti sul furto del pc a Solinas, una versione resa dai legali Toto Casula e Roberto Nati che stanno difendendo il capo della Giunta sarda dall’accusa di corruzione arrivata con l’ultima inchiesta aperta una settimana fa dalla Procura di Cagliari. Il fatto particolare è che il furto è avvenuto, per coincidenza, giusto 24 ore che la Guardia di finanza, su ordine del pm Giangiacomo Pilia, facesse il blitz in Regione per portare via il pc di Solinas.

Ieri, invece, è venuto fuori che il computer del governatore non era in Regione perché qualcuno l’ha rubato. Il dettaglio del furto avvenuto rompendo il vetro alla macchina del presidente, ha riportato La Nuova Sardegna. Adesso vicino all’abitazione di Solinas la polizia sta acquisendo le immagini di tutte le telecamere presenti. L’obiettivo è provare a cercare il ladro che ha in mano il pc del governatore.

Solinas ha sporto formale denuncia solo lunedì 20 febbraio. Il magistrato inquirente aveva la necessità di sequestrare il pc del governatore certo di poter recuperare documenti importanti ai fini della vicenda giudiziaria. I filoni di indagine sono due: uno riguarda la laurea honoris causa che il Dg Roberto Raimondi, rimosso ieri sera con altri quattro, ha promesso a Solinas in cambio del contratto in Regione e con l’intermediazione del consulente Christian Stevelli. A Solinas sono state assicurare anche docenze, sia a Tirana che a Roma. L’altro filone riguarda la vendita di un rudere a Capoterra, valutato circa 50mila euro e venduto da Solinas per 550mila euro all’imprenditore cagliaritano Roberto Zedda.

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