C’è già una defezione, o comunque una frenata, rispetto al nuovo gruppo consiliare che Paolo Maninchedda, leader sardo del Pds, e Roberto Capelli, capo del Cd, vogliono formare nell’Aula di via Roma insieme a Sel, e questo come prima tappa di un percorso destinato a far nascere la Federazione sarda, di centrosinistra e sovranista, sempre stando alle dichiarazioni dei due big isolani. A tirarsi fuori dalla partita è Daniele Cocco, capogruppo dei vendoliani. “A me non risulta – chiarisce il consigliere – che stia succedendo tutto questo”.
Quindi eccola la controsorpresa a quella che sembra essere la prima novità politica del 2015, ovvero il partito a tre Sel-Pds-Cd, la cui alleanza è stata battezzata con la votazione dei grandi elettori in chiave anti-Pd (ma la partita, come noto, è stata persa dai frondisti). Cocco dice: “Vero che in questi giorni abbiamo condiviso valori, contenuti e idealità, proponendo come candidata il sindaco di Torpè, Antonello Dalu, in rappresentanza di una Sardegna che vogliamo aperta alla società civile, alle donne e alle energie positive della nostra Isola. Tuttavia è prematuro parlare sia di gruppo unico che di nuovo partito“.
Cocco aggiunge ancora: “A parte la rivendicazione sui grandi elettori, io faccio parte di una maggioranza più ampia con la quale si è scelto di governare la Sardegna e io voglio continuare a sentirmi parte della coalizione in tutta la sua totalità”. Il capogruppo di Sel plaude anzi alla condotta che “la stessa Giunta di Francesco Pigliaru sta tenendo rispetto a Roma. A me pare – va avanti Cocco – che non ci sia nulla da recriminare, per esempio, nella gestione della vertenza Entrate, dove sia il presidente Francesco Pigliaru che l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, stanno dimostrando di non fare sconto allo Stato. Ne sono prova gli stessi 300 milioni appena incassati“.
Insomma, a sentire Cocco il progetto della Federazione sarda è più lontano di quando Maninchedda abbia scritto in un post su Facebook e di quanto abbia dichiarato Capelli. Fatto sta che si attende adesso una posizione ufficiale del partito vendoliano, sia attraverso il suo segretario-consigliere regionale, Luca Pizzuto, sia con i due parlamentari in carica. Ovvero il deputato Michele Piras e il senatore Luciano Uras.
Al. Car.
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