La Sardegna incassa subito 300 milioni di euro, come primo acconto del credito vantato con lo Stato sulla cosiddetta Vertenza entrate, per gli arretrati del 2010. L’accordo è stato raggiunto a Roma con il Ministero dell’Economia. Lo hanno annunciato oggi in una conferenza stampa il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, e l’assessore del Bilancio, Raffaele Paci.
I 300 milioni di euro verranno utilizzati per pagare gli impegni presi negli anni con le imprese ed enti che vanno ad ingrossare i cosiddetti residui passivi, che oggi ammontano a oltre 2 miliardi di euro.
Martedì 20 gennaio la Giunta Pigliaru definirà le priorità di spesa con una delibera, ma ci sono già alcune idee: sociale, cultura, ambiente, istruzione, lavoro ed enti locali. “Per la prima volta si tratta soldi veri e immediati. In questo modo viene rispettato concretamente un nostro diritto – ha detto Pigliaru – l’ordine di grandezza è importante perché i 300 milioni di euro sono un’anticipazione del credito complessivo che non è stato ancora esattamente concordato con lo Stato e si continuerà a lavorare per definire l’esatto ammontare degli arretrati 2010. Queste risorse – ha aggiunto – vengono messe a correre subito per effetto dell’accordo di luglio potrebbe andare bene anche per i più scettici”.
Secondo l’assessore Paci, “si tratta dell’ultimo tassello di nove mesi di duro lavoro in materia di finanza pubblica nei quali abbiamo cancellato le sanzioni per il superamento del patto di stabilità nel 2013, ampliato il tetto di spesa per 364 milioni per il 2014, eliminato il vincolo di stabilità dal 2015 e così la Regione potrà spendere circa 800 milioni in più rispetto all’anno precedente. Inoltre abbiamo sistemato la questione delle riserve erariali con 200 milioni di euro. Per cinque anni non si è mosso nulla – ha concluso – in nove mesi siamo riusciti a fare tutte queste cose”.