#OccupyPd, un pomeriggio incollati al maxischermo in attesa del nuovo Presidente

Giorni di quasi estate a Cagliari: mentre la maggior parte dei ventenni in città si riversano sulle strade del mare per le prime abbronzature, un gruppetto esiguo ma combattivo ha scelto da ieri la protesta. Era passata da poco la mezzanotte quando una quindicina tra i Giovani Democrati si sono dati appuntamento in via Emilia 39, quartiere di San Michele, per occupare una delle sale della sezione PD. La protesta coinvolge oggi centinaia di ragazzi in tutta Italia: da Bari a Torino, da Lucca a Napoli a Padova tantissime sono le sedi del partito invase dalla protesta che corre su web come #occupyPD, e Cagliari fa la sua parte.

“Siamo contrari alla scelta di Bersani che ha appoggiato la candidatura di Franco Marini al Quirinale – dice Andrea Mineo, 23 anni, dirigente nazionale dei Giovani Democratici -. Non possiamo sostenere un accordo con Berlusconi, che sia sul nome del Presidente della Repubblica o qualsiasi altro inciucio”. Il pericolo Marini è scongiurato dopo la prima votazione di ieri, ma i ragazzi che dalla scorsa notte presidiano la sede del Partito non abbandoneranno comunque la protesta finché non sara’ eletto un nome davvero condiviso: “Siamo d’accordo con la proposta di eleggere Romano Prodi, questo nome unisce tutto il partito, se lo scrutinio ora in corso non darà nessun risultato resteremo qui ad oltranza”.

I quindici ragazzi stamattina hanno preparato bandiere e striscioni e steso insieme un comunicato in cui spiegano le loro ragioni: nessun accordo con il centrodestra e proposte che realmente rappresentino tutto l’elettorato. Dal pomeriggio il maxischermo trasmette in diretta scrutini, proiezioni e commenti: “Prima eravamo sintonizzati su Sky, ma dopo l’ennesima inquadratura alla maglietta della Mussolini abbiamo preferito cambiare canale”, dice uno di loro.

“Perché siamo qui? Crediamo che dopo aver parlato di novità e cambiamento ora il PD stia perdendo di credibilità – prosegue Matteo Porru, 22 anni -. Dobbiamo far sentire la nostra voce e tornare alle proposte che abbiamo condiviso in campagna elettorale”. La tv trasmette senza sosta commenti e notizie, qui in via Emilia i ragazzi discutono, anche animatamente, di politiche del lavoro, possibili scenari politici, eventuali accordi e alleanze. Nel frattempo si attende il nome del prossimo Presidente della Repubblica.

Francesca Mulas

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