Nucleare, appello dell’Aula a Mattarella: “Mai il deposito va aperto in Sardegna”

La Carta nazionale delle aree idonee pubblicate dalla Sogin comprende 14 siti sardi: 4 in Provincia di Oristano e 10 tra il Sulcis e il Sud Sardegna. Nell’ordine del giorno approvato viene fatto notare che “vista la condizione di insularità, l’eventuale decisione di localizzare in Sardegna il deposito unico di scorie implicherebbe il transito prima attraverso la penisola, poi in nave, e quindi nelle arterie viarie interne dell’Isola che sono inadeguate”. Questo il contenuto dell’ordine del giorno che il Consiglio regionale della Sardegna ha votato all’unaniomità, dopo che nei giorni scorsi è stato diffuso l’elenco dei 67 siti idonei a ospitare il Deposito nazionale delle scorie.

Ancora dal documento dell’Assemblea regionale: l’eventuale trasferimento dei rifiuti radioattivi nel’Isola “potrebbe determinare gravi problemi e potenziali situazioni di emergenza, considerati i reali pericoli della spedizione di materiali radioattivi via mare, con implicazioni catastrofiche in caso di incidente”. E ancora: questa decisione “mal si concilierebbe col fatto che all’interno dei 14 siti ci sono aree di elevato pregio ambientale e ricche di emergenze archeologiche, e contraddice il percorso avviato dalla Sardegna per esaltare il proprio territorio come Isola della qualità e dell’eccellenza”.

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