“A fronte di questa tempesta mediatica violentissima il Movimento mi ha ingiustamente abbandonato in mezzo al mare”. Lo dice all’Ansa il deputato Andrea Mura, finito al centro delle polemiche per aver detto di “fare attività politica dalla barca” rispondendo a un posto del collega Ugo Cappellacci che lo accusa di essere assenteista, vista il 96,36 per cento di partecipazione ai lavori di Montecitorio.
Mura ha detto anche: “Sulla vicenda ci sono state varie fake news. Sono un navigatore solitario degli oceani, abituato ad affrontare con pazienza le burrasche più dure. Ho chiesto un confronto con i vertici del Movimento per chiarire presto l’intera vicenda”. E ancora: “Sono un uomo di sport, velista professionista, per questo mi è stato chiesto di candidarmi con il Movimento. Ho sempre detto che avrei continuato questa attività una volta eletto, perché credo sia un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della tutela del mare. In Sardegna – ha concluso il velista – il Movimento ha vinto una campagna elettorale durissima anche grazie al mio contributo con circa 60 mila voti”.
Nel movimento, Mura è stato attaccato, nell’ordine, dai capigruppo M5s di Camera e Senato, dal vicepremier e suo leader Luigi Di Maio, dall’ex parlamentare Alessandro Di Battista e da Codacons.