L’assessora vuole controllare i dirigenti. Altolà dei sindacati: “Ritiri la delibera”

“Chiedo con la presente che le vostre determinazioni mi siano tempestivamente inviate in bozza, quindi prima della loro definitiva predisposizione ed emanazione”. Si legge così nella nota che l’assessora all’Agricoltura, Gabriella Murgia, ha inviato il 13 settembre scorso ai dirigenti degli uffici di via Pessagno, decidendo arbitrariamente una forma di controllo sul loro operato. Oggi contro la circolare interna della Murgia hanno preso posizione i sindacati mettendo nero su bianco un invito che suona a imperativo: “Ritiri quel documento”, hanno scritto in una nota i segretari di Cgil Fp, Uil Fpl, Sadirs e Sdirs, Enrico Lobina, Giampaolo Spanu, Luciano Melis e Cristina Malavasi.

L’assessora ha chiesto di avere le bozze delle determine appellandosi al diritto di “conoscere preventivamente le varie questioni”, recita la lettera firmata dall’esponente della Giunta. La quale ha deciso la strategia appellandosi alla legge 31 del ’98, quella che nell’Isola disciplina l’organizzazione del personale e degli uffici. <La Murgia, in particolare, fa riferimento al comma 9 dell’articolo 21. I sindacalisti fanno notare: “Le richieste in oggetto non discendono affatto dalla norma sopracitata, ma al contrario si pongono in contrasto con l’impianto della stessa”. I quattro segretari ravvisano “elementi di illegittima intromissione” nell’azione della Murgia anche in considerazione del fatto che “all’organo politico spetta indirizzare garantendo sempre e comunque l’autonomia gestionale del dirigente” e quindi “dell’organo amministrativo”. In caso di mancato ritiro del provvedimento, le quattro sigle annunciano “azioni legali” per tutelare la separazione delle funzioni “violata nella fattispecie”. (al. car.)

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