L’Areus ha nuova sede, taglio del nastro a Nuoro per l’azienda sanitaria del 118

L‘Areus, l’azienda regionale per le emergenze urgenze, è da oggi pienamente operativa. Questa mattina a Nuoro il
taglio del nastro per l’inaugurazione della nuova sede, l’ex convento delle Carmelitane scalze in zona su Nuraghe: presenti l’assessore della Sanità Luigi Arru, il direttore dell’Ats e dell’Areus, Fulvio Moirano e Giorgio Lenzotti, il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Raimondo Perra, e il numero uno dell’Assemblea sarda, Gianfranco Ganau.

La nuova sede Areus a Nuoro

“L’Areus si consolida con l’apertura della sede, un percorso iniziato 11 mesi fa con l’elisoccorso – ha spiegato Lenzotti – un servizio che stiamo portando avanti con soddisfazione: solo nei primi tre mesi abbiamo realizzato oltre 400 interventi. Ora lavoreremo sulla formazione, riorganizzeremo le postazioni di base e quelle avanzate ed entro l’anno contiamo di stipulare una convenzione con le cooperative e le associazioni di volontariato che operano nei territori. Il prossimo anno metteremo a punto il nuovo sistema di comunicazione, con il numero unico di emergenza europea, il 112”.

Il direttore ha poi ringraziato il sindaco Soddu per aver messo a disposizione dell’Areus una “struttura di pregio”. “Quella di oggi è una giornata importante non solo per Nuoro ma per tutta la Sardegna”, ha detto il primo cittadino. Il presidente Ganau ha sottolineato l’importanza del decentramento: “Finalmente l’Isola ha una struttura adeguata per l’emergenza urgenza, che nasce da quella volontà di decentramento di questo governo regionale che ha portato l’Ats a Sassari e l’Areus a Nuoro”.

Un punto di orgoglio anche per l’assessore Arru: “Nel campo dell’emergenza urgenza Nuoro avrà un ruolo chiave, ma lo avrà anche nel campo della formazione. Speriamo di poter firmare tra non molto un protocollo per il trasporto del sangue e per il trasporto d’organi. Con l’Areus abbiamo aperto la strada e ora ci stanno seguendo anche altre regioni come Puglia e Sicilia”.

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