La Regione cancella 400 vecchie leggi: via libera alla ‘Semplificazione 2020’

Riduzione dello ‘stock normativo’, un rappresentante unico della Regione nelle conferenze di servizi, meno costi e oneri amministrativi su cittadini e aziende. C’è questo e altro nel disegno di legge ‘Semplificazione 2020‘ approvato dalla Giunta Solinas nell’ultima seduta. Il riordino delle norme è reso possibile dall’abrogazione di circa 400 leggi regionali del periodo 1970-1980. Quanto all’interlocutore unico, consentirà di partecipare alle riunioni indette da amministrazioni statali o locali con un unico soggetto. “Questo meccanismo taglia-leggi è indispensabile – evidenzia il presidente della Regione, Christian Solinas -, perché nel corso dei decenni si è stratificata una produzione normativa abnorme che appesantisce ogni tipo di procedimento”. In questo modo, aggiunge, “stiamo costruendo una Regione moderna che abbia maggiore efficienza e più risorse da investire per lo sviluppo. La semplificazione normativa e amministrativa avviata affiancherà tutte le riforme che stiamo portando avanti”.

Nuove disposizioni anche in tema di Suape (lo Sportello unico per le attività produttive e l’edilizia) ed Enti locali. “Il disegno di legge – sottolinea l’assessora all’Industria, Anita Pili -, porta con sé una serie di semplificazioni dei procedimenti di cui beneficeranno i Comuni. In particolare, per il Suape ci sarà la possibilità di gestire il servizio sia in forma associata, attraverso l’Unione dei Comuni, sia in forma autonoma. Abbiamo legittimato qualcosa che avevamo già modificato con un’interpretazione delle linee guida ma che deve essere supportato da una norma che semplifichi il procedimento”. In arrivo, infine, anche una nuova disciplina per facilitare le dismissioni degli immobili di proprietà delle società partecipate della Regione. “Norme particolarmente importanti per i beni dell’Igea – spiega Anita Pili – per i quali spesso l’assessorato dell’Industria sigla dei comodati d’uso gratuiti per i Comuni. Con una delibera di Giunta si potrà decidere quali sono gli immobili cedibili agli Enti locali e in che modo. Così favoriremo il riutilizzo di un grande patrimonio culturale che può essere sfruttato a fini turistici”.

 

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