La Lega Nord insulta i disoccupati sardi

Voce fuori campo: “Qui se perdi il lavoro, non aspetti che Mamma Stato ti tenda la mano, perché siamo abituati a rimboccarci le maniche per realizzare i nostri sogni”. Sul video invece passano le immagini delle manifestazioni organizzate a Roma dagli operai dell’Alcoa.

Il video lo firma la Lega nord e parte in automatico quando si fa un salto nel sito ‘istituzionale’ del partito. E’ il filmato di benvenuto: testi profondi come “Qui al nord paghiamo le tasse… Veramente. Come in Svizzera”. E poi arrivano gli operai dell’Alcoa con i caschetti gialli sotto il ministero dell’Economia e lo speaker inizia a parlare di “rimboccarsi le maniche”, senza attendere “Mamma-Stato”.

La tesi è semplice: i lavoratori schiacciati dalla crisi del Sulcis sono null’altro che assistiti, fannulloni che attendono un assegno, pelandroni che di lavorare non hanno proprio voglia. Al nord invece…

Il caso l’ha segnalato il sito di informazione politica Nomfup, che rimarca come il video sia “un compendio del dire e non dire, del lasciar intendere che pare essere la cifra del partito di Bobo Maroni”. Lo stesso Maroni che nell’agosto scorso sbarcò in Sardegna per la terza festa della Lega Nord Sardinia, organizzata all’Isola rossa e circondato da bandiere dei Quattro mori e da centinaia di attivisti del partito, parlò di “indipendenza e autonomia”.

Critico l’ex segretario provinciale della Lega Nord Sardinia, Luigi Todini, che ha lasciato il partito alla fine dell’estate, quando Bossi e compagnia sono stati travolti dagli scandali.

“Il partito è tornato indietro – dice oggi Todini, che nella Lega non ha più alcun ruolo -. Pareva stesse diventando una compagine di respiro nazionale e invece usano ancora argomenti di vent’anni fa. Questo filmato, che mi lascia perplesso e dal quale mi dissocio, ne è la riprova. E’ anche per atteggiamenti offensivi come questi che ho abbandonato il partito”.

Pablo Sole

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