Irs: “No ai rifiuti speciali a Olbia dalla Sicilia”. Presentato esposto in Procura

Irs ha presentato un esposto alla Procura di Tempio Pausania contro il trasporto di percolato da parte della società catanese Paradisi Servizi, con l’avvallo del Cipnes di Olbia. Il direttivo politico di Irs ha tenuto una conferenza stampa a Sassari per denunciare il caso. Secondo il presidente Gavino Sale e i dirigenti del partito Andrea Faedda, Simone Maulu e Alessandro Dongu si tratta di un provvedimento illegale.

“L’opposizione all’importazione e allo sbarco da parte del sindaco di Olbia – hanno detto stamani – ha determinato il tentativo della società importante di spostare i rifiuti verso Porto Torres. Tale tentativo non è andato a buon fine anche per la vigile attenzione della Commissione provinciale dell’Ambiente della Provincia di Sassari, convocata per conto di Irs dal consigliere Gavino Sale. Ora apprendiamo dalla stampa che il Tar Sardegna avrebbe sospeso l’ordinanza del sindaco di Olbia che vietava l’importazione dei rifiuti e che pertanto il Cipnes si appresterebbe ad accogliere i residui siciliani presso il suo impianto”.

“L’esposto presentato da Irs – hanno proseguito – si rende necessario in quanto si chiede alla magistratura di fare chiarezza sulla legittimità delle procedure che riguardano lo smaltimento di rifiuti prodotti al di fuori del territorio della Sardegna. A questo proposito ricordiamo le normative italiane e della Regione, ma soprattutto la sentenza 12/2007 della Corte Costituzionale che ha confermato il divieto della extraregionalità per i ‘rifiuti urbani non pericolosi’ tra i quali dovrebbe essere considerato anche il percolato di provenienza siciliana”.

“Grave constatare – conclude Irs – che l’ente che si occuperà dello smaltimento (il Cipnes presieduto da Settimo Nizzi, coordinatore regionale del Pdl) riceverà per quest’operazione la cifra di 1 milione di euro. Come se una somma di denaro possa essere sufficiente per permettere di porre a rischio la salute di migliaia di cittadini”.

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