L’indipendentismo sardo cerca l’unità: collaborazione tra Irs, Progres e Torra

Poco meno di un mese fa iRS, ProgReS e il coordinamento Torra! hanno annunciato la nascita di un blog comune – helis.blog – come primo luogo di elaborazione condivisa. Ieri tre delegazioni di attivisti si sono date appuntamento a Zuradili, presso Marrubiu, per annunciare l’avvio di un vero e proprio processo di dialogo, denominato Est Ora. “Non si tratta di una promessa di unità ma di un’unità di fatto – spiegano -, già sedimentata e ragionata da tempo dopo un lungo processo riservato e discreto sia di ricucitura di rapporti umani prima che politici sia di allargamento a nuovi settori dell’indipendentismo che non hanno mai incrociato la storia di iRS e ProgReS”.

Non si tratta – fanno sapere le tre sigle – della nascita di una coalizione elettorale o di una tavola di confronto tra partiti. “Si tratta di un processo di dialogo la cui prima fase è incentrata sulla creazione di una comunità politica comune e sull’elaborazione di un minimo comune denominatore politico che già esiste ma necessita di una riscrittura condivisa”. La conferenza stampa è stata aperta dall’intervento di Franciscu Pala – fondatore di iRS ed ex responsabile del movimento fino al 2011, oggi tra i promotori di Torra! – che ha parlato in veste di componente del comitato di gestione del blog Helis. “Oggi – ha detto Pala – consegniamo alla nazione sarda le nostre storie, le nostre voci, i nostri volti non chiedendo niente in cambio se non la partecipazione e la vicinanza di tutti gli indipendentisti, di tutti i repubblicani, di tutti coloro che sentono che è arrivata l’ora di una ripartenza, serena, senza alcun tipo di fretta ma inesorabile, dell’indipendentismo politico organizzato”.

Per ProgReS ha preso la parola il segretario Adriano Sollai – ex dirigente della sinistra indipendentista – che dopo aver ricordato il ruolo storico dell’indipendentismo repubblicano moderno che ha rinnovato gli schemi della politica indipendentista ha guardato al futuro: “Oggi non sappiamo dove ci porterà questa elaborazione, ma il nostro obiettivo è quello di dare forma ad una comunità politica dove si confronteranno donne e uomini e non leadership, idee e non ideologie; nella ferma convinzione che il processo di affermazione della sovranità dei sardi non accetta compromessi con chi non riconosce incondizionatamente il diritto dei sardi all’autodeterminazione e all’indipendenza”.

Per Torra!, il nuovo coordinamento di indipendentisti senza tessere, è intervenuto Edoardo Figus – presidente dell’associazione giovanile Scida Assòtziu Indipendentista, ex militante di Snifino al 2014 – che ha sottolineato l’importanza del nuovo incontro tra persone che negli ultimi 20 anni hanno lavorato nell’indipendentismo organizzato su binari paralleli senza mai incontrarsi. “Torra mette a disposizione della causa indipendentista tutte le capacità e il bagaglio che i suoi attivisti hanno sviluppato durante i loro anni di attivismo, al servizio dell’autodeterminazione del nostro popolo, per la creazione di una diffusa coscienza nazionale, nonché per la ripartenza di un serio, organizzato, radicato e propositivo indipendentismo repubblicano”.

Chiude gli interventi il rappresentante di iRS, Simone Maulu – attivista e attuale referente del movimento per il processo di dialogo – che ha ricordato le campagne dell’indipendentismo per la difesa dell’Isola dai soprusi ambientali, fiscali e politici “autorizzati dalla classe politica sardo-italiana”. Maulu si è soffermato sulle difficoltà e le divisioni patite dal movimento in passato per poi rilanciare la propositività dell’oggi: “Per questo è arrivato il momento di ristrutturarci, ricostruire la nostra comunità politica e umana, riprendere il discorso da dove si era interrotto. Noi oggi non ci stiamo limitando a fare una semplice chiamata astratta al dialogo politico. Solo con l’apertura di una nuova fase storica possiamo ricomporre un’area politica indipendentista, dichiaratamente indipendentista, che possa iniziare a dare gambe a una coscienza nazionale capace di portarci finalmente, in forma nonviolenta alla Repùblica di Sardegna indipendente”.

 

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