In Consiglio sì alla riforma della Sanità: Solinas: ‘Restituiamo servizi ai territori’

È passata con 36 voti favorevoli, 18 contrari e un astensione la legge di riforma del sistema sanitario in Sardegna, nello scrutinio finale che si è concluso in serata nel palazzo di via Roma a Cagliari. “È una riforma composta da tre leggi organiche (governance, sanità territoriale e rete ospedaliera) delle quali il Consiglio approva oggi solo la prima”, ha sottolineato il presidente della Regione Christian Solinas poco prima del voto.

““Questa riforma ha una portata storica: è studiata per riportare la governance della sanità pubblica sul territorio, vicino ai cittadini, con il supporto di figure manageriali che si impegneranno a tradurre i bisogni della collettività in servizi e assistenza efficienti. La riforma porterà ad un miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari e all’acquisto di beni e servizi con procedure semplificate e coerenti per ottimizzare risparmio ed efficienza – ha spiegato il governatore -. Superiamo un modello, fondato sull’Ats, che ha paralizzato il sistema sanitario regionale e la sua capacità di rispondere al bisogno d’assistenza dei sardi, affermando, nel contempo, la volontà di tornare a investire per riqualificare i presidi ospedalieri e realizzare nuove strutture, puntando a cure moderne e di qualità”.

“Quando la riforma sarà completata, ha continuato, potremmo davvero incidere su tutti i nodi della sanità sarda. E abbiamo iniziato a farlo, già con questa prima legge, tornando ad investire sulle nostre strutture sanitarie, mentre in una seconda fase ne progetteremo e realizzeremo di nuove, proprio per rispondere ad una domande reale fortemente espressa da tutta la società sarda”.

Per la riforma che ripristina in Sardegna le otto vecchie Asl il rush finale tra la mattina e il pomeriggio. Sciolto stamattina il nodo sullo scorporo del Microcitemico e dell’Oncologico dal Brotzu di Cagliari, e sull’accorpamento del Marino di Alghero all’Au di Sassari, questo pomeriggio il via libera finale al testo. Prima della pausa il Consiglio regionale aveva approvato tre ordini del giorno, i primi due  firmati dal M5s sempre in materia di sanità e il terzo portato dai Riformatori sull’autorizzazione all’esportazione dalla Sardegna dei prodotti derivati dal maiale.

L’odg sulle criticità legate alla fornitura dei dispositivi medici per i diabetici è passato nonostante il parere contrario della Giunta. L’atto impegna l’Esecutivo a fare in modo che ai pazienti siano garantite sempre le forniture, e ad accelerare l’iter di approvvigionamento di microinfusori e sensori a tutte le fasce di età. Decisivo per il via libera è stato il voto dell’Udc di Giorgio Oppi.

Il secondo documento invece impegna Giunta e presidente affinchè il progetto di telemedicina sia esteso a tutti gli enti del sistema sanitario regionale e che la cartella diabetologica sia integrata nel fascicolo sanitario elettronico. Con l’ultimo odg, infine, il presidente Solinas dovrà “proseguire la sua azione di intervento presso il Governo affinché si possa fare portavoce presso la Commissione Ue dell’esigenza di autorizzare l’esportazione delle carni suine oltre l’Isola”.

“Sarà un autunno di riforme in cui il Consiglio regionale lavorerà per migliorare le condizioni di vita dei sardi. Oggi con l’approvazione della Riforma del sistema sanitario regionale è stato centrato un altro importante obiettivo: creare una sanità più vicina al cittadino, più efficiente e moderna”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais dopo l’approvazione della Riforma del sistema sanitario regionale.

“Oggi è una giornata storica: dobbiamo essere orgogliosi del risultato raggiunto in Aula. La riforma della Sanità sarda attesa da anni, fortemente voluta dal Presidente Christian Solinas e dall’assessore Mario Nieddu, è stata finalmente approvata. Ringrazio la maggioranza e l’opposizione per il lavoro svolto. Il dibattito, pur nella legittima contrapposizione delle parti, è stato vivace ma sempre animato da un grande spirito costruttivo teso a modificare in meglio una sanità che deve rispondere alle esigenze delle persone”.

“Un passo decisivo – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – nella direzione che abbiamo tracciato sin dall’inizio di questa legislatura. Restituiamo ai territori autonomia e allo stesso tempo, con l’istituzione dell’Ares, manterremo centralizzati quegli aspetti, come gli acquisti e la gestione del personale, che consentiranno di realizzare una spesa efficiente attraverso le economie di scala, a vantaggio di tutto il sistema regionale”.

“Abbiamo importanti sfide davanti a noi. L’emergenza Covid-19 – prosegue Nieddu – ha cambiato e sta cambiando il modo di concepire l’assistenza sanitaria in tutto il mondo. Puntiamo a un sistema moderno in cui sviluppare la telemedicina, potenziare le cure territoriali, realizzare integrazione socio-sanitaria e non solo. La riforma è la base solida di un progetto coraggioso, di ampio respiro che riporta al centro le nostre comunità e i loro bisogni”.

Anche il leader nazionale della Lega, Matteo Salvini, plaude all’approvazione della riforma della Sanità della Regione Sardegna. “Approvata la riforma sanitaria in Regione Sardegna: cancellata l’azienda unica e più autonomia ai territori – commenta Slavini -. La Lega passa dalle parole ai fatti!”.

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