Forte calo dei votanti. 23 liste non bastano…

Solo il maltempo consente di non parlare ancora di crollo e di attendere le ore 15 di oggi per vedere se la percentuale dei votanti in Sardegna, scesa quasi del 7 per cento rispetto alle elezioni politiche del 2008, avrà un recupero. Ma a questo punto pare già molto improbabile che si arrivi al 72,2 per cento di cinque anni fa.

L’andamento del voto è stato altalenante e la diminuzione più forte la si è avuta tra le 19 e le 22 (dato che pare confermare un certo ruolo del freddo che ha indotto molti elettori a restare a casa nelle ore serali). Infatti alle 19 aveva votato il 37,3 dei sardi – cioè meno di due punti percentuali rispetto al 2008 – e alle 22 la media era salita al 44,6, con una diminuzione rispetto ale Politiche di cinque anni (quando alle 22 aveva votato il 51,3 per cento) pari al 6,7 per cento. A consolazione, il dato nazionale che segna una diminuzione ancora più accentuata, quasi il 7,4 per cento.

Guardando ai risultati nelle singole province, si può già parlare di crollo per Olbia-Tempio, dove si è registrato il 41,7 per cento (meno 11 punti rispetto al 2008) e di un vero tracollo nei seggi della Costa Smeralda (13 punti percentuali in meno). Seguono, nella classifica negativa, Nuoro col 41,6 per cento (meno 8,5), Sassari, 42,5 (meno 8 punti), Oristano, 42,3 (meno 7,8), Ogliastra, 42,8 (meno 7,1 per cento).
Cali più contenuti nelle province del sud dell’Isola: nel Sulcis alle 22 aveva votato il 44,5 per cento (meno 5 punti rispetto al 2008), nel Medio Campidano il 46,5 (meno 6,4 punti) e in provincia di Cagliari il 47,8 (meno quattro punti rispetto a 5 anni fa).

Stando ai singoli paesi, va registrato per la cronaca che il paese dove in assoluto la percentuale è stata più bassa è stato Giave (alle 22 aveva votato solo il 25,6 per cento della popolazione), mentre quello dove si è registrata la percentuale più alta è stato Ortacesus (col 53,4 per cento).

Difficile sviluppare su questi dati ragionamenti attorno all’esito finale del voto. Certo la diminuzione dei votanti è ancora più significativa se si considera l’ampiezza dell’offerta politica: nell’Isola sono state presentate 23 liste per la Camera e 22 per il Senato. Verrebbe da dire che ce n’è per tutti i gusti, ma i dati smentiscono questa impressione.

Si tratta di avere un po’ di pazienza. Alle 15 di oggi i seggi si chiudono.  In serata il verdetto degli elettori.

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