Finanziaria 2018, pausa natalizia per i consiglieri: il voto finale il 9 gennaio

Il Consiglio regionale va in vacanza e lo fa da oggi, dopo aver concluso l’esame dei sei articoli che formano la Finanziaria 2018 da 8,042 miliardi, cifra aumentata di 250 milioni euro rispetto alla previsione iniziale per via delle risorse aggiuntive trovate dall’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, e inserite giovedì scorso nella manovra. E proprio l’esponente della Giunta commenta “con soddisfazione” l’accelerata data dall’Aula che in questa settimana ha praticamente approvato la quasi totalità del documento contabile fissando per il 9 gennaio il voto finale: ciò permetterà alla Regione di evitare l’esercizio provvisorio, quindi la spesa ridotta in dodicesimi. Non succede dal ’99.

“Essere puntuali – ha detto Paci – è importante perché si dà la possibilità agli assessorati di poter utilizzare subito le risorse a disposizione. Si tratta di un risultato per il quale ringraziamo l’intero Consiglio regionale: è col dibattito che si arriva a impostare interventi qualificanti, non può essere solo la Giunta a decidere la programmazione”. Per condividere il governo della Regione anche con l’Aula, l’Esecutivo aveva infatti dato all’Assemblea carta bianca su 40 milioni di euro: i consiglieri hanno utilizzato 8.708.415,58 euro per dare contributi ad associazioni ed enti. Qui la prima lista da 2.518.415,58 euro, qui la seconda da 6 milioni e 190mila euro.

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La novità della Finanziaria 2018 è il piano per l’occupazione, il LavoRas da 127,96 milioni, inserito nell’articolo 1: il via libera è arrivato venerdì 15. Il pacchetto va ad aggiungere agli stanziamenti già previsto nella manovra per il lavoro, per un totale di 323,5 milioni. Dalla conversione in legge della manovra, scatteranno i trenta giorni che l’Esecutivo avrà a disposizione per definire le azioni. La ripartizione economica è stata già definita: 41,2 milioni per le politiche di salvaguardia dell’occupazione; 22,2 per quelle di conciliazione; 103,1 sulle attive.

Paci ricorda quindi i quattro i punti su cui la Finanziaria 2018 è stata costruita e oltre al sostegno all’occupazione, ci sono il sociale, le università e l’agricoltura. Per gli atenei di Cagliari e Sassari c’è stato un aumento di 17,2 milioni sul triennio 2018-2020: i soldi si sommano ai 150 milioni già previsti nella manovra. Per il sociale, le nuove risorse inserite nella manovra sono 24,1 milioni di soli fondi regionali. Di questi 15 vanno al Reis, il reddito di inclusione sociale che sale a 85 milioni (compresi i 30 di finanziamento nazionale”. Con 40 milioni saranno invece coperte le leggi di settore, come i progetti contro la violenza sulle donne e quelli per l’educazione alimentare. Sull’agricoltura, la Giunta ha deciso di finanziare anche il comporto non ovicaprino con venti milioni di risorse proprie (quelle nazionali ammontano a 25 milioni. Per l’intero comparto della pastorizia lo stanziamento è di 344 milioni.

La manovra del 2018 conferma anche il fondo unico per gli enti locali che avranno oltre 601 milioni di risorse dirette, ma l’intero capitolo di spesa per il sistema delle autonomie raggiunge il miliardo di euro. Ancora: 4,5 milioni vanno al credito artigiano, 2,3 milioni per il contratto integrativo dei medici di famiglia, 2,8 per quello dei lavoratori di Foresta, 3,4 all’Arst, 3,7 per l’acquisto del plasma, un milione e mezzo ai centri montani per fronteggiare l’emergenza neve; 1,6 milioni sono stanti stanziati per la lingua sarda e la musica popolare.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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