Enti locali, l’idea dell’assessore Sanna: quattro Province storiche più la Gallura

“Cinque Province. Le quattro storiche più la Gallura“. L’assessore regionale agli Enti locali, Quirico Sanna, sembra non avere dubbi su come dovrà essere la nuova geografia amministrativa della Sardegna. La nuova Giunta si prepara a modificare la riforma approvata nel 2016, “partendo dal basso” ha spiegato Sanna che ha l’obiettivo di “rafforzare comuni e province e riportare la Regione ad essere un ente legislativo e di controllo: in quest’ottica intendiamo realizzare quel federalismo amministrativo che abbiamo sempre prospettato come maggioranza e come sardisti”.

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Si tratta di un nuovo tentativo di restituire al nord-est dell’Isola l’autonomia amministrativa, operazione saltata negli ultimi giorni della scorsa legislatura, quando alla richiesta della Gallura si aggiunsero quelle di Medio Campidano, Sulcis e Ogliastra. Il nuovo governo regionale ci riprova, così come i consiglieri galluresi, Giuseppe Meloni (Pd) e Giovanni Sanna (Psd’Az) che hanno già depositato una proposta di legge per la nascita della nuova Provincia. Per l’assessore Sanna l’istituzione della Provincia della Gallura “ha una ragione politica ed economica datata nel tempo. La richiesta fu fatta nel 1960: si tratta di un’esigenza imprescindibile, che è nei fatti, parliamo di un territorio con una specificità linguistica, economica, culturale. D’altra parte la Gallura sarebbe terzo territorio per numero di abitanti e probabilmente secondo per capacità finanziaria”.

Per l’esponente della Giunta Solinas c’è stato il primo appuntamento in commissione Autonomia, presieduta dal leghista, Pierluigi Saiu. Il tema è stato la finanza locale perché le riforme “devono essere accompagnate dal supporto finanziario e intendiamo dotare comuni e province di risorse perché non si amministra solo con le parole”. Sulle fonti di finanziamento, l’assessore ha sottolineato che “occorre consumare quello che spesso non si utilizza, visto che non sono stati spesi 520 milioni di finanziamenti comunitari“.  Quindi, ha concluso Sanna, “intendiamo razionalizzare la spesa, attrarre capitali privati in sinergia col pubblico per realizzare strutture e infrastrutture. Interloquiamo con tutti gli operatori finanziari del mondo e cerchiamo di attrarre investitori che ci chiedono certezze. E alla luce di questo, la nuova legge urbanistica servirà anche a dare certezze”.

Sulle Unioni di Comuni introdotte dalla riforma Erriu nella passata legislatura, l’attuale titolare degli Enti locali chiarisce: “Io sono per la volontarietà, non per l’obbligatorietà”. L’assessore poi, al di là delle quattro Province storiche e della Gallura, non ritiene che altri territori possano aspirare a diventare Provincia. Non l’Ogliastra, per esempio. “Ha trentamila abitanti, quanto un quartiere di Olbia“, ha argomento Sanna. Ma su questo Saiu è più possibilista: “Dovremmo valutare l’ipotesi che atri territori della Regione con caratteristiche di omogeneità culturale ed economica possano ottenere il riconoscimento”.

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