Enti locali, la Regione azionista del Man di Nuoro: il sì vince di poco

Tre enti della Provincia di Nuoro diventano regionali: oltre al Man, il Consorzio per la pubblica lettura e la Fondazione universitaria.

Il museo Man di Nuoro passa sotto il controllo della Regione, insieme ad altri due enti provinciali del capoluogo barbaricino: il Consorzio per la pubblica lettura, intitolato a Sebastiano Satta, e la Fondazione per la promozione degli studi universitari e della ricerca scientifica. È questo il contenuto dell’articolo 43 ter incluso nella riforma degli Enti locali e che ha diviso la maggioranza, ottenendo un via libera di misura in Consiglio regionale.

L’articolo in questione era stato proposto lo scorso novembre da Roberto Deriu, vicecapogruppo Pd, che da nuorese qual è aveva confezionato il pacchetto di provvedimenti per sancire di fatto la nascita del Polo culturale. Ma proprio per questa ragione, tra i colleghi dell’Aula la proposta è sembrata eccessivamente premiante per il capoluogo barbaricino, sino a scatenare il tentativo di bocciatura.

In Consiglio regionale, l’ingresso della Regione come nuovo azionista dei tre enti nuoresi ha incassato 25 sì contro 23 no. Astenuto, invece, il presidente Gianfranco Ganau.

La discussione della riforma sta continuando con l’esame dell’articolo 50, visto che tutti gli altri, dal 44 al 49, erano già stati approvati nelle scorse settimane.

Non è chiaro invece quando è previsto il voto finale, dopo il ritardo col quale è cominciata la seduta odierna per via della protesta Alcoa.

C’è però un problema: domani Ganau è a Roma insieme al governatore Francesco Pigliaru per partecipare alla commissione bicamerale sul Federalismo fiscale e di serainterviene a una convegno sulle Regioni a statuto speciale. Per questa ragione è probabile che l’esame della riforma prosegua a oltranza stasera. Diversamente la seduta andrebbe aggiornata a venerdì, dal momento che per legge tra convocazione e seduta devono passare tre giorni.

L’alternativa è che Ganau si faccia sostituire in Consiglio malgrado un voto così importante come il riordino degli enti locale: in questo caso l’Assemblea potrebbe riunirsi domani, nella sola mattina, e liquidare definitivamente il testo normativo che avrebbe dovuto ottenere l’ok del Consiglio già dallo scorso novembre. (al. car.)

 

 

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