Chiuse le urne si accende lo scontro a distanza tra Antonello Peru e la Lega. Tutto ruota intorno alla candidatura alle Politiche 2018, una corsa poi mancata e di cui Sardinia Post aveva dato notizia lo scorso 22 gennaio (leggi qui). Proprio in seguito alla pubblicazione dell’articolo, che riportava anche le indagini e i processi del consigliere regionale di Forza Italia, il partito di Salvini fece retromarcia. Per evitare di rimanere invischiato nelle secche della questione morale.
A distanza di un mese a mezzo da quell’inversione di rotta decisa dalla Lega, Peru in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano La Nuova Sardegna spiega di essere stato lui a rinunciare alla candidatura. E aggiunge: “Io avrei potuto vincere”. A quelle dichiarazioni hanno replicato intorno alle 10 di questa mattina le camicie verdi dell’Isola, sulla pagina Facebook ‘Lega Salvini premier Sardegna’. Nel post si legge: “Caro onorevole Peru, per essere chiari e trasparenti nei confronti dei lettori e degli elettori precisiamo che è stata proprio la Lega, a livello locale e nazionale, a rifiutare e respingere la sua candidatura per il collegio uninominale nord Sardegna del Senato”. Lì dove poi è stato scelto il giornalista del Consiglio regionale, Antonio Moro, battuto alle urne del 4 marzo dalla poetessa dei Cinque Stelle, Maria Vittoria Bogo.
Al netto delle accuse a distanza tra Peru e Lega, resta il fatto che l’esponente della massima assemblea sarda non solo è stato tra i papabili delle Politiche 2018, almeno sino a quando non è venuta fuori la sua posizione giudiziaria, ma la trattativa era avanzata quando è stato escluso. E questo a differenza di quanto disse in una telefonata a Sardinia Post il coordinatore del partito in Sardegna, Eugenio Zoffili, che minacciò querele. Peru e Lega, quindi, sono stati vicini all’accordo sulla candidatura nel collegio uninominale per il Senato, in virtù del fatto che Peru è un politico da ottomila voti. Tanti ne raccolse alle Regionali del 2014. (al. car.)