Consigliere regionale LeU denuncia: “Parole omofobe da sindacalista Cisl”

“Lai fa il froscio con il culo degli altri”. Il consigliere regionale di Liberi e Uguali, Eugenio Lai, denuncia le parole che un sindacalista della Cisl-Fp gli ha rivolto durante i lavori della Quinta commissione, Agricoltura. Era in corso l’audizione dei sindacati per affrontare la vertenza Aras. “Il signore è stato allontanato dal presidente dalla commissione e la seduta è stata sospesa – ha scritto su Facebook il consigliere-sindaco di Escolca -. Naturalmente ho chiesto, prima di sospendere la seduta, la verbalizzazione delle affermazioni. Non ci sarebbe tanto da commentare se il sindacalista avesse usato parole, anche di critica, educate e civili. In questo caso si! Utilizzare parole sessiste, omofobe, nel tentativo di denigrare l’altra persona merita tutta la censura che la politica e il sindacato possano esprimere”. Lai è sensibile al tema e si chiede se ci sia un collegamento col suo impegno in difesa dei diritti civili.

“Non so se il sindacalista abbia usato queste parole contro di me perché sono stato il primo firmatario della legge contro l’omofobia e le discriminazioni – aggiunge Eugenio Lai -. Fatto sta che ho deciso da tempo di combattere contro tutte le discriminazioni sessiste e omofobe. Lo farò ancora con più forza nei confronti di chi dovrebbe tutelare i più deboli e si dimentica con queste affermazioni di farlo. Lo devo a tutti i ragazzi/e che hanno subito discriminazioni, insulti e atti di bullismo per il loro diritto di essere felici”. Il consigliere LeU ha scritto ai segretari generali della Cisl per chiedere che prendano le distanze dalle parole del loro rappresentante intervenuto in commissione. “Ho già dato mandato al legale per verificare se ci siano le condizioni per procedere – conclude -. Perché combattere per costruire un mondo migliore, più giusto, equo e solidale non deve rappresentare una utopia e le istituzioni per prime devono essere un modello da seguire”.

Dopo le accuse di Lai arriva la replica di Davide Paderi, segretario regionale Cisl Funzione Pubblica: “Ci risulta che lei – – scrive in una nota riferendosi al consigliere regionale – abbia interrotto più volte e senza motivo il nostro rappresentante e anche altri colleghi sindacalisti che la pensavano diversamente da lei e sia stato ripreso dal presidente della commissione e da un suo collega consigliere. Conoscendo il protocollo delle audizioni è oggettivamente irrituale e scorretto che un consigliere interrompa continuamente un rappresentante, mentre esprime il suo parere. Non desiderava per caso sentire il parere della Cisl? Come mai interrompeva continuamente? Eppure dalla Cisl lei ha sempre avuto un atteggiamento di rispetto e attenzione. Purtroppo ci risulta  – prosegue  -che analogo trattamento sia stato riservato all’assessore regionale Murgia in occasione dell’audizione, nei giorni scorsi. Forse il tentativo era in entrambi i casi quello di innervosire o provocare chi stava parlando. Noi facciamo la nostra parte – conclude la nota – precisando che la frase del nostro rappresentante sindacale non voleva essere offensiva e non aveva minimamente uno sfondo omofobia o sessista. La Cisl ha già provveduto a fare il giusto rimprovero per una frase sbagliata e inopportuna”.

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