La giunta regionale ha le ore contate: entro sette giorni Ugo Cappellacci ritirerà le deleghe a tutti gli assessori in vista di un maxi rimpasto. Obiettivo dichiarato: blindare l’ultimo anno della legislatura. L’annuncio è arrivato dallo stesso governatore, questa mattina a villa Devoto, a margine dell’incontro sul Piano Sulcis con il ministro Barca.
Cappellacci ha dato il via a una serie di incontri con i vertici dei partiti alleati, in primis Pdl e Udc. Il prossimo passo, oltre l’azzeramento della giunta e la riassegnazione delle deleghe, sarà un vertice di coalizione.
“Abbiamo già dimostrato in Aula e lo dicono i numeri del risultato elettorale – ha chiarito il presidente – che non ci sono problemi di maggioranza. Abbiamo invece un problema di tipo diverso, cioè la messa a punto di una strategia per fare questi ultimi 12 mesi al meglio e poter risolvere i nodi della Sardegna. E vorremmo farlo – ha aggiunto – con una tabella di marcia intensa e stringente. In questo quadro mi sembra un fatto marginale il rimpasto o l’azzeramento della Giunta”.
Sulla sua futura squadra il governatore non ha voluto svelare ancora nulla. “Sto riflettendo”, ha detto. Secondo rumors di palazzo, gli assessori maggiormente a rischio sarebbero Antonello Liori (Lavoro) e il collega di giunta Sergio Milia (Cultura), candidati alle politiche rispettivamente con Fratelli d’Italia e Udc. Scontata l’uscita di scena di Giorgio La Spisa, già vicepresidente e candidato con Monti, che aveva rimesso il mandato nelle mani di Cappellacci poco dopo l’ufficializzazione della candidatura.
Di certo il governatore dovrà comunque rinsaldare i rapporti con i Riformatori, in rotta di collisione con la maggioranza dopo il voto, l’ennesimo, che ha allungato la vita alle Province fino a giugno.