La Lega sarda è già in campagna elettorale, insieme al ministro Roberto Calderoli, titolare degli Affari generali e padre del ddl sull’autonomia differenziata. L’esponente del Governo è nell’Isola proprio per parlare delle nuove prospettive con la riorganizzazione dello Stato. Considerando che le Regionali sono a febbraio 2024, è stata l’occasione buona per fare un sacco di promesse. E tutte bellissime.
“La Sardegna ha problemi particolari che vanno affrontati con un piano strategico ad hoc”, ha subito assicurato il ministro rispondendo ai giornalisti prima dell’incontro informale organizzato dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, sempre meno imparziale, visto che del Carroccio è il nuovo coordinatore sardo.
Calderoli è arrivato nel Palazzo di via Roma con un’ora di ritardo: si è intrattenuto più del previsto Villa Devoto, per incontrare il presidente Christian Solinas, con cui ha parlato per oltre mezz’ora. “La specialità sarda – ha proseguito Calderoli – deve trovare attuazione e sviluppo come le altre regioni autonome: è una specialità particolare sia sotto l’aspetto delle competenze esclusive, che ricordano quelle delle regioni a statuto ordinario, sia per l’autonomia impositiva, molto inferiore rispetto a molte altre realtà”. Per il ministro “l’insularità è un punto di partenza, ma dei principi generali se ne fa poco se non si traducono in fatti concreti”.
Ieri dal servizio Bilancio del Senato è venuta fuori una relazione che pone dubbi sulla tenuta dei conti pubblici, qualora il ddl venisse approvato. Calderoli, ovviamente, ha minimizzato sostenendo che si tratta di “problemi teorici e non oggettivi”. Poi ha promesso ancora: “Io porto delle risposte rispetto all’applicazione dell’autonomia differenziata e dei fondi che sono reperibili: l’insularità deve trovare risposte non solo nei termini di servizi da erogare, ma anche delle infrastrutture da realizzare perché questa realtà sia attrattiva per le imprese e per i cittadini”.
