Sit-in contro Calderoli: “Il suo ddl serve solo a dare più soldi al Nord, va subito ritirato”

Roberto Calderoli è stato accolto con un sit-in di protesta. Così sotto il palazzo del Consiglio regionale, dove la maggioranza di centrodestra, per il tramite del presidente Michele Pais, a capo dell’Assemblea sarda e nuovo coordinatore della Lega nell’Isola, ha invitato il ministro per parlare del suo ddl sull’autonomia differenziata. Di fatto una riorganizzazione dello Stato che, in caso di approvazione, riconoscerà maggiori poteri alle regioni a statuto ordinario.

“Noi vogliamo che questo decreto venga ritirato – sottolinea Andrea Pubusa, avvocato e uno degli animatori del Comitato del no -. Calderoli e gli altri vogliono prendersi risorse e competenze dello Stato per darle alle regioni del Nord. È ovvio che ci sarà un calo delle risorse per i servizi e per l’occupazione, è così evidente”.

Contro il ddl si sono schierati anche l’Unione sindacale di base e i movimenti indipendentisti. “Se le tre regioni del Nord che lo hanno richiesto – ovvero Lombardia, Friuli e Veneto, tutte guidate dalla Lega – avranno le 23 competenze in ballo, avranno anche le risorse relative – ha spiegato ancora Pubusa -. Significa che i soldi, anziché confluire allo Stato per essere ridistribuiti, resteranno in capo a quelle regioni”. Nella conferenza tra l’Esecutivo nazionale e i governatori, hanno votato contro l’Emilia Romagna, la Toscana, la Puglia e la Campania. Il capo della Giunta isolana, Christian Solinas, manco a dirlo si era accodato alla volontà della Lega.

Come annunciato nei giorni scorsi, all’incontro con Calderoli non ha partecipato la minoranza, in segno di protesta. A domanda precisa dei giornalisti, il ministro ha commentato: “Sono stato nell’80 per cento delle regioni italiane e in ciascuna regione, in base allo statuto, prevedono che questa partecipazione si faccia o all’interno di una commissione oppure all’interno di una sala consiliare, ma mai all’interno di un’Aula. Io mi adatto a quello che mi viene proposto. Sul resto è chiaro che il confronto si fa se si è in due: diversamente penso al film di Nanni Moretti e il suo ‘mi si nota di più se vengo o se non vengo?'”, ha concluso Calderoli.

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