Asl unica, Sel apre la crisi politica: “Pigliaru e Giunta resteranno soli”

Si complica sempre di più l’approvazione del ddl sulla Asl unica (Asur), il cui esame in Consiglio regionale potrebbe slittare dal 21 al 24 giugno perché il parere obbligatorio del Cal è in ritardo. Ma adesso si aggiunge un nuovo comunicato di fuoco interno alla maggioranza e firmato da Sel che già nei giorni scorsi, col senatore Luciano Uras, aveva chiesto uno stop alla riforma.

La nota di oggi diffusa dai vendoliani è firmata dal neoconsigliere comunale, Matteo Massa, a nome del coordinamento regionale che si è incontrato proprio per discutere del ddl “alla presenza del Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, del presidente della commissione Autonomia del Consiglio regionale, Francesco Agus, e dell’assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino“. Presente anche lo stesso Uras, “nonché il segretario della federazione di Cagliari, i dirigenti e gli amministratori locali”.

Alla luce del vertice interno, “Sel mantiene tutte le perplessità espresse sia sul piano della procedura di approvazione sia nel merito del contenuto”. In particolare viene sottolineata “la necessità del rispetto rigoroso delle modalità e dei tempi previsti per l’acquisizione del parere obbligatorio del Cal”, slittato appunto a giovedì. “Al contempo – è scritto ancora nella nota stampa – Sel ritiene ugualmente necessario il contributo politico e di merito da parte del sistema delle autonomie locali, ad iniziare dalla Città metropolitana e dalle amministrazioni comunali capoluogo in Sardegna”.

Ai vendoliani sardi non piace nemmeno un altro aspetto: “Risulta insufficiente la definizione normativa sia in relazione agli adempimenti nella fase di transizione tra il sistema esistente e quello dell’Asur, sia sul piano dei costi finanziari del nuovo assetto organizzativo. Si sottolinea inoltre la necessità di normare, in materia di perequazione retributiva e contrattuale, le esistenti disparità di trattamento tra le diverse amministrazioni sanitarie. Sel conferma pertanto tutti i dubbi espressi e non intende, rimanendo l’attuale testo, condividere la responsabilità di un prevedibile fallimento della riforma”.

Quindi il passaggio finale strettamente politico: “Selè forza essenziale della maggioranza. É alla maggioranza politica che compete la scelta sulle grandi questioni di riforma e programmatiche, non a singole componenti della maggioranza o alla sola Giunta tecnica al governo della Regione. Diversamente la stessa Giunta e il Presidente della Regione rischiano la solitudine sul terreno sociale ed economico reso fragile dalla crisi e un isolamento sul fronte gestionale quando le professionalità sanitarie da troppo tempo subiscono tentativi disordinati di riforma”.

Questa mattina a puntare i piedi contro il ddl dell’Asur è stata anche Forza Italia (leggi qui). Ma per ovvie ragioni di voto, la contrarietà di un partito della coalizione di governo è un peso specifico infinitamente maggiore. Adesso è ufficiale: è sfumata la compattezza che il centrosinistra sembrava avere sino al 9 giugno scorso.

 

 

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